Pandemia, l’OMS mette in guardia su possibile peggioramento: “Misure allentate troppo brutalmente”
“La pandemia non è finita, ma oggi abbiamo strumenti per gestirla in maniera diversa”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “Non dobbiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare ad avere un’attenzione in particolare all’utilizzo delle mascherine al chiuso e poi continuare a fare le terze dosi. Importante anche fare la quarta dose, ora per gli immunodepressi, vedremo se anche a fasce d’età più avanzate”. Anche per il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, “con la fine dello stato di emergenza, il nostro Paese non è fuori dalla pandemia”, ma “in una fase di gestione diversa”. I dati del ministero della Salute descrivono un quadro che richiede attenzione.
“Negli ultimi 30 giorni il sottolignaggio BA.2 di Omicron è diventato predominante, con 251.645 sequenze (85,96%) caricate sulla piattaforma Gisaid”, scrive l’Organizzazione mondiale della Sanità nel suo ultimo report settimanale sulla pandemia. Il 99,8% delle sequenze registrate su Gisaid (piattaforma informatica globale che raccoglie i dati genomici dei virus influenzali e dei coronavirus) nell’ultimo mese appartiene alla variante Omicron, con Delta ormai allo 0,1%, spiega l’OMS. E all’interno della ‘famiglia’ Omicron, “la quota di BA.2 è cresciuta costantemente dalla fine del 2021” e la sotto-variante “è divenuta dominante entro la settima settimana del 2022. Questa tendenza è più pronunciata nel Sudest asiatico, nell’area del Mediterraneo orientale, in Africa, nell’area Pacifico occidentale e in Europa. BA.2 è attualmente dominante nelle Americhe”.
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Quarta dose di vaccino Covid, Aifa frena: «Per ora non è utile»
L’agenzia del farmaco raccomanda di completare il ciclo di 3 dosi. Salgono i casi. Arriva un nuovo farmaco (anticorpi monoclonali) capace di proteggere dal virus per 6 mesi.
Corriere della Sera – 25 marzo 2022
Niente quarta dose, per ora. L’Agenzia italiana del farmaco ha deciso di sospendere il giudizio sull’opportunità del «secondo richiamo» ad altre categorie di cittadini. La somministrazione di rinforzo resta raccomandata solo ai pazienti col sistema immunitario compromesso, ad esempio i trapiantati. Non ci sono sufficienti evidenze scientifiche che l’allungamento della profilassi anti Covid porti con sé dei vantaggi per cui valga la pena sottoporre i servizi di prevenzione ad un nuovo impegno.
(… continua sul Corriere della Sera)
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