Erano giovani rapinatori che volevano far carriera. Avevano amicizie giuste, fra i rampolli delle famiglie di mafia. E soprattutto, i contatti determinanti per portare a termine dei buoni colpi: il dipendente infedele di un deposito farmaceutico avrebbe dato la dritta sui movimenti dei corrieri.
Poi, due informatori scientifici avrebbero fatto da tramite per piazzare la merce in alcune farmacie del centro. Rapinatori e boss tentavano un nuovo businnes vendendo sottobanco persino il vaccino antinfluenzale.
L’indagine dei Carabinieri dei Nas era nata nell’ambito dell’operazione "Banda della molara" che all’alba del 9 dicembre aveva portato a 11 arresti. I militari avevano perquisito alcune farmacie palermitane dove erano stati rinvenuti medicinali di cui non si conosceva la tracciabilità.
Il presidente di Farmindustria, Dompè, ha espresso apprezzamento per l’operazione del comando provinciale dei Carabinieri di Palermo: “è una ulteriore conferma degli importanti risultati ottenuti a tutela dei cittadini, del Servizio Sanitario Nazionale e delle aziende, in un’area delicata come quella della salute”.
10/12/2009 – La Repubblica edizione di Palermo Pag. 6