È stata depositata una risoluzione alla VI Commissione Sanità della Regione Sicilia riguardante le “opportune iniziative volte a garantire uno svolgimento adeguato dell’attività professionale esercitata dagli informatori scientifici del farmaco (ISF)“.
La risoluzione è nata dal fatto che molte strutture sanitarie regionali impediscono l’accesso agli Informatori Scientifici nonostante le disposizioni regionali che lo consentivano.
Oggi c’è stata in Commissione l’audizione della Presidente della Sezione AIISF di Palermo, Loreta Passafiume, in rappresentanza di Fedaiisf a cui è federata, che ha riferito ai commissari che buona parte delle direzioni sanitarie in Sicilia continuano ad ignorare le succitate disposizioni dell’amministrazione regionale, impedendo il normale svolgimento della attività lavorativa di migliaia di informatori scientifici del farmaco regolarmente vaccinati in prima fascia di rischio.
La risoluzione, che riportiamo sotto, sarà messo ai voti nella seduta di martedì 22 giugno.
XVII Legislatura ARS
Repubblica Italiana
A S S E M B L E A R E G I O N A L E S I C I L I A N A
RISOLUZIONE n.
PRESENTATA NELLA SEDUTA N.
Opportune iniziative volte a garantire uno svolgimento adeguato dell’attività professionale esercitata dagli informatori scientifici del farmaco (ISF).
LA COMMISSIONE VI Salute, Servizi Sociali e Sanitari
VISTA la nota di aggiornamento sulla disciplina degli accessi alle strutture ospedaliere ambulatoriali del servizio sanitario regionale ed emanata in data 9/06/2020, protocollo n.21519, dal Dirigente Generale del Dasoe, Dr.ssa Di Liberti, e dal Dirigente generale D.P.S. Ing. Mario La Rocca con cui veniva revocato, dal 15/06/2020, il divieto di accesso agli informatori scientifici del farmaco alle strutture ospedaliere e ambulatoriali.
CONSIDERATO che nei fatti, ad oggi, buona parte delle direzioni sanitarie in Sicilia continuano ad ignorare le succitate disposizioni dell’amministrazione regionale, impedendo il normale svolgimento della attività lavorativa di migliaia di informatori scientifici del farmaco regolarmente vaccinati in prima fascia di rischio.
RILEVATO che in diverse regioni, tra cui Lombardia e Campania, per citare le più recenti, sono state emanate precise disposizioni e/o protocolli specifici per agevolare l’attività professionale degli ISF e in tal senso sollecitando le strutture sanitarie ad accogliere gli Informatori Scientifici all’Interno dei loro locali nel pieno rispetto delle norme anti-COVID.
SOTTOLINEATO che il ripristino delle normali condizioni lavorative per gli informatori scientifici del farmaco ha una duplice funzione: relativa al giusto riconoscimento e riguardo nei confronti della categoria professionale che lavora nell’interesse della salute pubblica ( DLgs 219/2006 art. 122 – commi 2b e 6 – ) e, inoltre, quella di salvaguardare i posti di lavoro gravemente compromessi da queste restrizioni e in considerazione del prossimo sblocco dei licenziamenti che dovrebbe essere operativo a partire dal primo luglio.
IMPEGNA IL GOVERNO DELLA REGIONE
a porre in essere misure idonee e tempestive atte al rispetto delle succitate disposizioni già emanate ma rimaste in larga misura inapplicate e contestualmente ad intervenire, ove necessario, con ulteriori e più opportune iniziative presso le direzioni sanitarie allo scopo di garantire uno svolgimento adeguato dell’attività professionale esercitata dagli informatori scientifici del farmaco (ISF).