Attacco informatico, caos visite e ricette a Padova
Disagi nei Distretti socio-sanitari e nelle farmacie: rinviati vaccini, prelievi e screening. Fuori uso la rete regionale
23 ottobre 2017 – di Elena Livieri – Il Mattino di Padova
In un’epoca in cui ormai tutto passa per la rete informatica e, anzi, grandi sforzi e investimenti vengono fatti per informatizzare quante più procedure e banche dati possibile, svegliarsi una mattina e scoprire che non è accessibile l’immenso patrimonio di informazioni, per altro indispensabili per poter fornire le prestazioni sanitarie, non promette in effetti niente di buono. In piena campagna vaccinale, dopo l’introduzione per legge dell’obbligo per tutti i bambini, erano tanti anche ieri mattina i piccoli accompagnati da mamma o papà nei vari Distretti socio-sanitari di città e provincia. Ma quella che doveva essere una prestazione veloce si è trasformata in un piccolo calvario. Impossibilitato ad accedere ai dati informatici, il personale dell’Usl 6 ha dovuto tornare alle scartoffie. E il vaccino è stato possibile farlo solo dove era disponibile documentazione cartacea sufficiente. Numerosi i rinvii e i ritardi.
Sul fronte dell’attività ambulatoriale, invece, a registrare i disagi maggiori sono stati gli screening oncologici e quelli cardiovascolari, anche in questo caso posticipati il tempo necessario a recuperare la documentazione cartacea del paziente o rinviati a nuova data. Ovviamente anche le prestazioni effettuate sono state temporaneamente registrate su carta e solo in un secondo tempo saranno inserite nel sistema informatico della sanità.
A vivaci proteste si è assistito ieri mattina oltre che nei servizi socio-sanitari, anche nelle farmacie dove non funzionava il sistema di trasmissione delle ricette dematerializzate. Molte persone si sono dovute arrendere al fatto di rinviare l’acquisto dei farmaci. È stata la stessa segreteria di Federfarma, intorno alle 9, ad avvisare i farmacisti del blocco al sistema informatico, che ha ripreso a funzionare solo nel pomeriggio. Molti sono stati costretti a pagare il farmaco che con la ricetta avrebbero avuto invece gratuito. Ma, assicurano dalle farmacie, potranno essere rimborsati in un secondo tempo presentando al ricetta. La situazione è andata normalizzandosi solo nel pomeriggio
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