La gara per la “siringa nazionale” che contiamo di fare entro marzo, sarà anche simbolica, considerato che questo dispositivo è spesso portato come esempio per mostrare le differenze di costi tra una regione e l’altra. Questa gara riguarderà tutte le tipologie del prodotto, che sono circa 30 o 40. Rimarranno escluse solo alcune siringhe specialistiche, che poi sono pochissime”.
Per quanto riguarda la sanità – spiega il ministro Lorenzin – attesi risparmi fra il 15 e il 20%. Ed entro marzo la gara per la siringhe con un prezzo unico nazionale.
“In linea di massima – ha spiegato Lorenzin – ci attendiamo un risparmio che oscilla tra il 15 e 20 per cento. Ma il sistema ci aiuterà anche a migliorare l’analisi del processo d’acquisto e la sua qualità. Ci saranno risparmi già da subito. Oggi gli sprechi si annidano essenzialmente nei processi organizzativi. Fondamentalmente si hanno quando non c’è un’omogeneità e un’organizzazione dei processi accurata e dettagliata. Quando non ci sono modelli standard da applicare c’è più spreco”.
Così finalmente la siringa avrà lo stesso prezzo in tutta Italia. Ma non solo, a risentire dell’effetto saranno anche altri dispositivi, come gli stent, le Tac o le protesi. “Ovviamente sui device c’è tutto un lavoro da fare – ha continuato il ministro – perché a differenza di altri beni e servizi questi sono ad alto contenuto tecnologico e presuppongono un coinvolgimento del rapporto medico paziente” .
Secondo le stime di Luigi Marroni, amministratore delegato di Consip intervenuto oggi al convegno, gli acquisti centralizzati potranno far risparmiare fino al 50 per cento. Con la pubblicazione, nei prossimi giorni, del Dpcm sulle categorie merceologiche, il nuovo sistema sarà del tutto operativo, mentre sono da tempo allo studio di tavoli tecnici istituzionali i contratti già attivi sulle categorie merceologiche interessate e il reale fabbisogno dei beni e servizi.
“Sulle ultime gare su risonanze magnetiche, sistemi di valutazione del diabete, kit per dialisi, abbiamo ottenuto performance di risparmio, rispetto alla media di mercato, dal 40% al 50%” ha spiegato Marroni. “Per diverse ragioni. Per esempio perché ne compriamo tante e perché si tratta di gare strutturate. Ora però serve anche dimostrare che si può cambiare registro, arrivando a un’omogeneità su tutto il territorio. La gara per la “siringa nazionale” che contiamo di fare entro marzo, sarà anche simbolica, considerato che questo dispositivo è spesso portato come esempio per mostrare le differenze di costi tra una regione e l’altra. Questa gara riguarderà tutte le tipologie del prodotto, che sono circa 30 o 40. Rimarranno escluse solo alcune siringhe specialistiche, che poi sono pochissime”.
Da 35mila a 33 centri di acquisto. Sanità nazionale, al via la riforma
Bari. Aghi e cerotti made in Cina, calano le spese ma è polemica
Assobiomedica su gare d’acquisto Consip: “Risparmi da siringa ‘nazionale’, un falso mito”