Sanihelp.it – Si entra in ospedale con 5 farmaci e si esce con l’aggiunta di nuove medicine, nel 44% dei casi non necessarie, che spesso interagiscono con le terapie precedenti, provocando interazioni ed effetti collaterali che nel giro di 3 mesi in un caso su 5 rendono necessario un nuovo ricovero. Da cui è molto probabile uscire con altri medicinali, in un’escalation responsabile di 1.5 milioni di ricoveri per eccesso di pillole.
Lo segnalano gli esperti riuniti per il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina Interna, sottolineando come circa un milione di over 65 vada in ospedale per problemi legati ai farmaci assunti e oltre due milioni sperimenti ogni anno una reazione avversa da farmaci, con aumento di visite mediche e specialistiche.
Il 25% sarebbe evitabile, così come il 55% dei ricoveri, migliorando l’appropriatezza nelle prescrizioni e riducendo i farmaci inutili: per questo SIMI, insieme all’Istituto Mario Negri di Milano, avvia il Progetto De-prescribing per la riduzione e sospensione dei farmaci che coinvolgerà oltre 300 tra medici di medicina generale, internisti e geriatri ospedalieri. Attraverso l’ausilio di software intelligenti per il controllo dei farmaci portati con sé dal malato, telefonate e sms dei medici, diari degli effetti collaterali, colloqui più approfonditi coi malati, è possibile ridurre di oltre il 30% il carico delle terapie, ottimizzando la gestione della cura.
Le difficoltà a semplificare e alleggerire la terapia derivano soprattutto dalla mancanza di linee guida specifiche, dal timore dei malati di sospendere i farmaci e dal fenomeno della medicina difensiva. Dai dati del Registro emerge inoltre che, 6 milioni di over 65 prendono ogni giorno più di cinque medicinali, 1,3 milioni addirittura più di 10 al giorno, oltre 3 milioni sono esposti al rischio di interazione fra i tanti medicinali assunti, che in 1 milione di casi può essere estremamente grave rendendo necessario il ricovero.
Con un taglio ragionato e appropriato alle politerapie, i ricoveri potrebbero ridursi di oltre il 50% con un risparmio di circa 5 miliardi di euro dei costi delle cure per gli over 65, che oggi sfiorano i 16 miliardi e drenano il 70% della spesa sanitaria nazionale. Gli esperti stanno cercando di individuare i metodi più efficaci per interrompere la cascata prescrittiva di cui sono vittime gli anziani, anche perché al crescere del numero di farmaci diminuisce fino al 70% l‘aderenza alle cure.
Per esempio hanno già messo alla prova il software InterCheck: inserendo nel sistema i medicinali assunti e portati con sé dai malati, il sistema indica immediatamente se vi sia la possibilità di interazioni e segnala le possibili prescrizioni inutili. Questo ausilio informatico ha già consentito di diminuire di circa il 30% il carico di farmaci.