L’agenzia di rating Fitch a dicembre aveva definito settore stabile
La gara per trovare il farmaco blockbuster del futuro, unita alla disponibilità di finanziamenti a basso costo, sta portando a operazioni di fusione e acquisizione più rischiose, che nel lungo periodo potrebbero indebolire il settore farmaceutico.
E’ quanto evidenzia Fitch Ratings nel report ‘Global Pharma M&A Risks Rise Amid Search for Blockbusters’. E proprio l’agenzia informa che l’accelerazione dell’attività di M&A nei primi mesi del 2015 rafforza l’outlook negativo del rating sul settore, nonostante i suoi fondamentali restino positivi.
Mentre le grandi aziende farmaceutiche hanno lottato e lottano con i crescenti costi di Ricerca e sviluppo e con i problemi di produttività, il comparto biotech sta diventando una fonte sempre più importante di nuove scoperte, cosa che lo rende un obiettivo primario per le fusioni e le acquisizioni.
Ma accordi così specializzati tendono a essere strategicamente più rischiosi rispetto a quelli tradizionali, avvertono gli esperti, dato che soprattutto le start-up si concentrano su pipeline di piccole dimensioni. Fitch considera dunque che le valutazioni possibili sul biotech siano troppo ‘volatili’, a causa della difficoltà nello stimare i flussi di cassa futuri, in un mercato che ha di fronte una sempre maggiore concorrenza soprattutto nelle aree di trattamento di base.
Questa incertezza sarà aggravata dall’attuale sensibilità nei confronti dei costi dei farmaci nei sistemi sanitari sviluppati, che si intensificherà non appena arriverà sul mercato una serie di nuovi prodotti. Queste tendenze rafforzano la decisione di prevedere un rating di settore da stabile (definito così nel dicembre scorso) a negativo.
Barbara Di Chiara – 7 aprile 2015 – PharmaKronos
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