“……Le aziende farmaceutiche devono puntare a soddisfare non solo le esigenze del medico prescrittore, ma anche degli altri stakeholder del processo: specialisti, farmacisti, direttori sanitari ed amministrativi: l’enfasi va posta sempre più su costo/durata della terapia, impatto sul SSN, attività di consulenza per la gestione delle terapie, servizi di marketing a sostegno di progetti di prevenzione, ecc. ecc. l’azienda potrà ottenere così non solo la prescrizione, ma la fiducia degli attori decisionali sul territorio. E’ chiaro che questo processo necessita di nuove ed ulteriori figure professionali, che possono essere ricoperte da chi faceva esclusivamente l’attività
Premesso che il convegno UILTEC di Milano ha toccato tutti i nervi scoperti dell’attuale situazione nel comparto dell’Informazione scientifica e ci auguriamo che sia una prima tappa che fungerà da trampolino per continuare, unitariamente, a stimolare una riflessione costruttiva. Mi vorrei soffermare sull’ultima parte (riportata sopra) del competente intervento di Livia Raffaglio per cercare di portare un ulteriore contributo.
Probabile che chi fa questo tipo di proposta non sia al corrente che una figura come quella sopra descritta esiste già (non c’è da stupirsi che sia così e si capirà proseguendo la lettura), ed è pienamente consolidata e recepita da tempo dallo stesso CCNL inserita al livello B1 . Mi riferisco ai KAM (Key Account Manager) che per declaratoria ricoprono, guarda caso, quel tipo di ruolo come viene sopra descritto ma nel CCNL il profilo descritto rientra pienamente nelle vendite. KAM che sono ormai da tempo istituzionalmente riconosciuti tanto è vero che le aziende hanno autonomamente, senza discuterlo in ambito di rinnovo contrattuale, provveduto alla certificazione di tale ruolo. La certificazione serve alle aziende per essere, formalmente, all’interno del perimetro disegnato dal D.lgs. 219/06, il non discuterlo con la controparte per poterlo definire con precisione all’interno delle declaratorie serve alle aziende per mantenersi le mani libere e potere utilizzare il KAM anche in ambito commerciale o per assegnare la mansione, senza ufficializzarla, agli ISF come spesso accade facendogli svolgere il doppio ruolo.
Un’altra figura attualmente molto ricercata dalle aziende, ben definita all’interno delle job descrption aziendali e non nelle declaratorie contrattuali, è il MSL (medical science liaison) e le ragioni per le quali questa figura non viene chiaramente discussa e inserita nella declaratoria del CCNL credo sia da ricondurre alle ragioni espresse sopra.
Quindi sarebbe sufficiente ufficializzare le due job description, definite dalle aziende e perfettamente coerenti con la Legge, inserendole di peso nelle declaratorie contrattuali.
È corretta e necessaria invece una revisione, fatta in maniera congiunta, del ruolo dell’ISF in particolare di quei colleghi che svolgono informazione sul Medico di famiglia e sul Pediatra di libera scelta, dove le figure soprascritte sarebbero inutili, che non potrà più essere concepito secondo il modello fino ad oggi adottato, ma che dovrà tener conto sia della rapida evoluzione che il mondo medico / sanitario ha subito in termini di utilizzo di farmaci altamente specialistici per patologie complesse e della possibilità che ha oggi la classe medica di aggiornarsi attraverso fonti facilmente fruibili e reperibili in rete .
Si fa sempre più forte la necessità di ripetere iniziative, come quella organizzata dalla UILTEC a Milano, estendendole, oltre alle sigle Sindacali di Categoria e dei Medici, anche a tutti gli altri principali attori del settore come le Associazioni di Categoria e gli stessi singoli ISF che sicuramente saranno in grado di formulare proposte utili al conseguimento dell’obiettivo che dobbiamo porci, anche in previsione della futura massiva utilizzazione della informazione da remoto che le aziende stanno approntando.
Antonio G. Delegato UILTEC RSU A.
Notizie correlate: Iniziativa UILTEC sull’informazione scientifica a Milano: “Valorizzazione della figura dell’informatore scientifico del farmaco. Temi che affronteremo nel nuovo CCNL”
Informatore Scientifico LOW PERFORMER. Informazione o promozione, qual è la verità?