La misura, voluta dal legislatore per aumentare la trasparenza tariffaria, ha in realtà prodotto numerosi effetti secondari e indesiderati. Acquisita consapevolezza di stare pagando per la consulenza ricevuta durante la consegna del loro farmaco, i pazienti olandesi hanno immediatamente e violentemente protestato, giungendo perfino a contestare l’onorario stesso. I casi di aggressione si sono moltiplicati per cinque secondo un sondaggio effettuato dall’Istituto indipendente per la pratica e la politica della farmacia (Sir) per l’Organizzazione delle farmacie nederlandesi (Knmp), che rappresenta 741 farmacisti dipendenti di farmacia (assistenti al banco e preparatori).
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Le questioni finanziarie costituiscono ormai il 28% delle contestazioni mosse al banco della farmacia; l’esistenza di un onorario per il consiglio è l’oggetto del 37% di queste discussioni, in cima alla lista dei reclami, ben davanti al prezzo dei farmaci e all’ammontare del ticket di partecipazione alla spesa. «Così non si può continuare» ha detto Gerben Klein, presidente della Knmp, deplorando come i dipendenti delle farmacie passino il loro tempo a spiegare la ripartizione dei costi e la politica del governo.
Elisabetta Lucchesini