In ritardo e in modo diverso da regione a regione. La diffusione dei farmaci innovativi incontra non pochi ostacoli, eretti dalla pachidermica burocrazia all’italiana. A puntare il dito è il centro di ricerche del Cerm, che ha analizzato i ritardi, le inefficienze e le sperequazioni a livello regionale nell’adozione di farmaci innovativi da parte delle strutture ospedaliere. La situazione fotografata mostra un groviglio di procedimenti amministrativi e di autorità di controllo, che rallentano la penetrazione dei nuovi medicinali: i tempi necessari a un ospedale o Asl per utilizzare un farmaco nuovo sono molto lunghi, quasi 15 mesi dopo l’approvazione dell’Emea (Agenzia europea del farmaco)
Viver Sani e Belli del 13/02/2009 N. 8 – 20 FEBBRAIO 2009 p. 44
AF