E la Novartis dopo le polemiche è pronta a cedere il suo business dei vaccini

Non solo di fusioni e acquisizioni si compone l’attivismo delle major farmaceutiche, ma anche di collaborazioni fra le grandi aziende stesse. La Pfizer ha avviato una cooperazione economico-scientifica con la stessa Merck per sviluppare un anticorpo che tratti i tumori. E la svizzera Novartis ha avviato una joint venture con l’inglese Glaxo SmithKline per la creazione congiunta di un’unità “health-care”, cioè prodotti da banco, forte a livello mondiale. L’operazione dovrebbe essere perfezionata nel primo semestre del 2015 contemporaneamente a un’operazione molto più complessa e controversa, la cessione della divisione vaccini alla stessa Gsk. Divisione al centro di roventi polemiche in queste settimane, incentrate sui vaccini antinfluenzali che però per una singolare coincidenza sono gli unici ad essere esclusi dalla transazione: la Novartis li sta cedendo a Csl Limited per un prezzo di 275 milioni di dollari, e anche quest’operazione dovrebbe essere conclusa nella prima metà dell’anno prossimo. L’attivismo di Novartis non finisce qui: ha anche annunciato un accordo definitivo con Eli Lilly per la cessione della sua divisione Animal Health, per concentrare ulteriormente il suo portfolio nelle principali attività relative ai medicinali innovativi, alla cura degli occhi e ai farmaci generici.

15 dicembre 2014 – R.it Economia & Finanza

 

 

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