Una “strategia globale”, così è stata definita dall’azienda” che causerà 175 esuberi. I dipendenti del centro di Singapore saranno, invece, trasferiti in California per continuare gli studi sulla malaria.
di Redazione Aboutpharma Online – 6 ottobre 2016
Novartis ha annunciato ieri che chiuderà i centri di ricerca in Svizzera e Cina. La decisione è dovuta a un piano di riduzione dei costi e di efficientamento dell’azienda. Inoltre, continua la casa farmaceutica, l’Istituto per le malattie tropicali di Singapore verrà spostato in California. “Lo spostamento fa parte di una strategia globale – ha dichiarato la multinazionale “perché vogliamo unire il team di ricerca delle malattie infettive con quello delle malattie tropicali”.
Ma nelle intenzioni della Novartis non è previsto nessun abbandono della Svizzera, anzi. Futuri piani industriali prevedono due centri di eccellenza per le bioterapie, uno a Basilea e uno a Cambridge (Massachussets), con un’operazione di circa un miliardo e mezzo. “La creazione di un gruppo di ricerca unificato sarà integrato con i gruppi di ricerca dell’Istituto per la ricerca biomedicale.
Le chiusure e gli spostamenti non saranno indolori. Dalla struttura di Esbatech vicino Zurigo saranno licenziati settantatré dipendenti, mentre gli ottantaquattro ricercatori di Singapore saranno rilocati in California. In aggiunta ci sono anche le diciotto posizioni della struttura cinese di Shanghai. Secondo l’azienda, però, la creazione del centro di Basilea e quello di Cambridge permetterà di avere venticinque nuove posizioni.
Questo annuncio segue quello fatto questa estate quando Novartis ha dichiarato di chiudere la sua unità di terapia cellulare eliminando centoventi posti di lavoro, rinforzando nello stesso tempo il suo reparto di oncologia.
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