Si prospettano tempi bui negli Stati Uniti per Novartis.
Il colosso farmaceutico elvetico dovrà infatti tagliare 1.960 posti di lavoro nella propria divisione USA a causa di una serie di fattori avversi.
Tra questi, la perdita del brevetto del Diovan, il flop del Rasilez, farmaco per il controllo della pressione alta che non è riuscito a diventare un blockbuster come sperato, e lo stop delle ricerche su due farmaci sperimentali, che costerà all’azienda circa 160 milioni di dollari.
La ristrutturazione, che dovrebbe portare risparmi annuali di circa 450 milioni di dollari entro il 2013, impatterà sugli utili della compagnia dei prossimi sei mesi.
Novartis non è l’unica multinazionale farmaceutica a vivere moneti di crisi: sono tante, infatti, le compagnie a soffrire la sempre più agguerrita competizione dei farmaci generici, a mano a mano che scadono i brevetti dei farmaci più venduti.
13 gennaio 2012