Ritengo doveroso, come Presidente Nazionale della Federazione delle Associazioni di Informatori Scientifici del farmaco esprimere un commento su un film in programmazione, che denuncia illeciti tra medici ed ISF. Per la verità avevamo deciso di ignorarlo: la pubblicità è sempre a carico dei produttori.
Un’idea, anche provocatoria, è legittimo possa essere materializzata in un film.
Se così non fosse interverremmo sul sacro concetto di libertà e democrazia.
Volerlo assimilare – però – ad uno spaccato di vita quotidiana costituisce il limite del film.
La denuncia di una emozione negativa tende sempre a rimbalzare nelle coscienze traendo linfa vitale dagli elementi di spettacolo, che si sono voluti amplificare, integrandoli con le fantasie del regista e con le necessità di vendere biglietti.
Forse, per proporre un film più aderente alla realtà sarebbe stato utile consultare questa Federazione: se lo avessero fatto, temo questo film non sarebbe mai stato prodotto.
A meno che … .
Ognuno trovi la risposta più giusta.
Fabio Carinci
FEDAIISF
Federazione informatori scientifici del farmaco.
Presidente Nazionale Federale