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NOMOS. La Giornata Parlamentare del 21 dicembre 2020

La Giornata Parlamentare del 21 dicembre 2020

Al Senato

Nell’Arco di questa settimana, l’Assemblea del Senato tornerà a riunirsi oggi alle 17.00 per le comunicazioni della Presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati in vista della discussione della legge di bilancio una volta che la Camera ne avrà terminato l’esame.

Per quanto riguarda le Commissioni, la Lavori Pubblici oggi ascolterà l’avvocato Daniele Rossi nell’ambito della proposta di nomina a Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico centrosettentrionale, il dottor Mario Sommariva sulla proposta di nomina a Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure orientale e il professor Sergio Prete nell’ambito della proposta di nomina Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio. Le altre Commissioni invece non hanno in previsioni sedute.

Alla Camera

Dopo che ieri sera la Commissione Bilancio ha concluso l’esame della manovra economica, l’Aula della Camera tornerà a riunirsi domani alle 9.00 per la discussione, in prima lettura, del Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e del bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023, la cosiddetta manovra economica.

Le Commissioni della Camera

Per quanto riguarda le Commissioni, la Affari Costituzionali, con la Giustizia, esaminerà l’Atto comunitario sulla situazione dello Stato di diritto nell’Unione europea. La Giustizia svolgerà diverse audizioni sulla pdl per l’accesso alla professione forense e, con la Finanze, si confronterà sulla Comunicazione della Commissione Europea relativa a un piano d’azione per una politica integrata in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. La Commissioni Esteri, con la Politiche dell’UE, ascolterà le comunicazioni del Governo sugli esiti del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020. A seguire proseguirà il ciclo di audizioni dell’indagine conoscitiva relativa alla politica estera dell’Italia per la pace e la stabilità nel Mediterraneo. La Finanze esaminerà la comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio “Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell’UE”. La Cultura esaminerà, in sede di comitato ristretto, le proposte di legge per il reclutamento e lo stato giuridico dei ricercatori universitari e degli Enti di ricerca, nonché di dottorato e assegni di ricerca. Con la Lavoro proseguirà le audizioni sullo schema di decreto legislativo per il riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo.

La Trasporti esaminerà lo schema di contratto di programma tra MIT, Ferrovie dello Stato Italiane e Tunnel Euralpin Lyon-Turin (TELT), per il finanziamento, la progettazione e la realizzazione della sezione transfrontaliera della parte comune della nuova linea ferroviaria. Si confronterà sulle proposte di nomina del dottor Daniele Rossi a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale e su quella del dottor Mario Sommariva a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Ligure orientale. A seguire esaminerà le pdl sulla disciplina del volo da diporto o sportivo, le proposte sulla continuità territoriale con la Sardegna e la risoluzione sui canoni per le concessioni aeroportuali. Infine ascolterà il professor Sergio Prete nell’ambito dell’esame della proposta di nomina a presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ionio. La Attività produttive ascolterà l’amministratore delegato di Invitalia Domenico Arcuri in merito alle prospettive industriali degli stabilimenti siderurgici ex Ilva, esaminerà lo schema di decreto ministeriale sulle modalità e i criteri per un ingresso consapevole dei clienti finali nel mercato dell’energia e lo schema di decreto legislativo sulle misure volte a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Con la Finanze si confronterà sullo schema di decreto ministeriale sui requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli interventi del Patrimonio Destinato.

La Lavoro esaminerà la pdl sulle disposizioni in materia di lavoro, occupazione e incremento della produttività e le risoluzioni sui sistemi di protezione sociale per i lavoratori. La Agricoltura proseguirà il confronto sullo schema di decreto legislativo per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive, lo schema di decreto legislativo per la protezione delle piante dagli organismi nocivi, lo schema di decreto legislativo per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri e lo schema di decreto legislativo per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite.

Gualtieri è soddisfatto del lavoro della Commissione Bilancio sulla manovra

Il Parlamento ha ottenuto sulla Manovra un “ottimo risultato in pochi giorni” con un “lavoro straordinario mostrando unità e grande senso di responsabilità in un passaggio molto delicato e difficile. Molti sono i miglioramenti apportati alla Manovra, che ne rafforzano l’ispirazione e l’orientamento alla crescita” e “all’equità”: così su Fb il Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sottolineando che “si è visto l’apporto costruttivo di una maggioranza coesa e un dialogo proficuo con le opposizioni”, uno “spirito unitario da mantenere anche per il varo del Recovery plan”. Nel post il Ministro ringrazia il Presidente della Commissione Bilancio Fabio Melilli (PD), i relatori Marialuisa Faro (M5S) e Stefano Fassina (LeU), i Capigruppo e i parlamentari di tutti gli schieramenti, i viceministri Laura Castelli e Antonio Misiani, il Ministro Federico D’Incà, la sottosegretaria Stefania Malpezzi, e tutti gli Uffici per aver lavorato senza sosta per raggiungere questo ottimo risultato. La pandemia, ricorda, “ha determinato un ritardo nella presentazione della legge di Bilancio, e il Parlamento ha svolto un lavoro straordinario”. Tra le novità, Gualtieri cita “le risorse per l’attuazione del piano di vaccinazioni anticovid: 650 milioni per assumere 3.000 medici e 12.000 infermieri per effettuare la più grande campagna vaccinale di tutti i tempi, a cui potranno partecipare anche i medici specializzandi fin dal primo anno”.

Ci sono poi le misure per gli autonomi come l’Iscro, “ovvero un’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa: un deciso passo avanti per dare più tutele a chi non le ha mai avute e cui si aggiunge, grazie allo stanziamento iniziale di un miliardo di euro nel 2021, l’esonero al pagamento dei contributi previdenziali per partite Iva e professionisti, con l’esclusione dei redditi più alti, che hanno subito perdite. Per sostenere chi perde il lavoro, i 500 milioni del fondo istituito in Legge di Bilancio sono destinati all’attuazione immediata dell’assegno di ricollocazione per i cassintegrati causa cessazione di attività e per i lavoratori in naspi da più di 4 mesi, per pagare servizi di orientamento al lavoro e di formazione. Si prevede inoltre di iniziare un percorso di condivisione con le Regioni per migliorare il funzionamento e della qualità delle politiche attive. Per favorire la ripresa del mercato automotive e continuare a rinnovare il parco auto circolante con vetture meno inquinanti e più sicure vengono rifinanziati gli incentivi già previsti nei decreti Rilancio e Agosto. Il superbonus del 110% per il recupero del nostro patrimonio edilizio, per case più sostenibili e sicure, viene prorogato fino al 31 dicembre 2022, migliorato e semplificato ed esteso agli ascensori per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Viene introdotto inoltre un sostanzioso pacchetto di misure a sostegno del settore turistico, gravemente danneggiato dalla crisi covid, compresa l’esenzione della prima rata IMU e il prolungamento del credito d’imposta sugli affitti. Sono solo alcuni dei numerosi interventi positivi (penso a quelli sugli affitti, sulle Zes, sullo sport e a tanti altri) che rafforzano la linea della Legge di Bilancio. Una grande dimostrazione di responsabilità da parte del Parlamento”.

Conte convoca un vertice su Recovery ma la nuova strategia non fa breccia

Subito il confronto sul Recovery Plan, poi la verifica vera e propria: il premier Giuseppe Conte tenta di sezionare i problemi del Governo accogliendo il pressing del Pd sulla messa a punto del Piano di Ripresa e Resilienza e provando a “ingabbiare” Italia Viva in un nuovo faccia a faccia. Il Premier oggi vedrà i rappresentanti del M5S e del Pd e martedì quelli di Italia Viva e Leu. Ma il tentativo di Palazzo Chigi di uscire dal cul de sac, almeno per ora, naufraga:  “Nessuno ci ha convocato. Se il cambio di metodo che chiedevamo è che dobbiamo apprendere di riunioni dagli sms di Casalino non hanno capito cosa stanno rischiando”, è la chiusura di fonti renziane. E la strada per tenere in vita il Conte 2 sembra ancora più stretta; del resto, la giornata di ieri è iniziata con un nuovo ultimatum di Iv. “Bisogna costruire un rapporto fiduciario di maggioranza che oggi non c’è più. Conte ha sciupato la fiducia che aveva”, attacca Ettore Rosato, innescando l’ira degli alleati. “Rosato parli a nome di Italia Viva, che rappresenta il 2% degli italiani. Per il Pd parliamo noi”, è la replica del vice capogruppo Dem alla Camera Michele Bordo, che ribadisce la linea del Nazareno: “In questo momento non serve una crisi ma un patto di legislatura che permetta di rilanciare l’azione di governo”. Anche Leu respinge al mittente l’ultimatum di Rosato mentre nel M5S il capodelegazione Alfonso Bonafede ribadisce la trincea dei pentastellati a difesa di Conte e attacca: “È incomprensibile l’utilità di questo bombardamento quotidiano ed è allucinante ventilare una crisi di governo mentre gli italiani si preparano a un Natale di sacrifici”. Luigi Di Maio è netto: “Ora è folle mettere in discussione Conte”.

Il premier prova a uscire dall’impasse avviando subito gli incontri con le singole forze sul Recovery e rispondendo così al forcing del Pd, che nel weekend si arricchisce di due nomi di peso, Roberto Gualtieri e Enzo Amendola. “Una cosa è certa”, il “lavoro complesso” sul Recovery “non deve fermarsi, ma anzi deve accelerare”, spiega il titolare del Mef. “Siamo fermi in Consiglio dei ministri dal 7 dicembre per una verifica politica di cui ancora non si vede via d’uscita. Il mio partito con il segretario Nicola Zingaretti ha detto chiaramente che per noi questa impasse è deleteria”, incalza il ministro per gli Affari Ue. Cambiare lo schema delle risorse previsto nel Piano di Ripresa e Resilienza non è facile: i 9 miliardi destinati alla Sanità, ad esempio, vanno aumentati, se Conte vuole davvero uscire dalla tenaglia M5S-Pd-Iv sul Mes sanitario. Conte, in realtà, sul piano e sulla task force sembra pronto ad aprire in maniera sostanziale: la cabina di regia ci sarà ma i suoi poteri saranno ridotti, il controllo del Parlamento sarà più capillare, e forse cambierà anche lo scherma dei 6 top manager. Ma a Iv non basta, anzi, la sensazione è che neppure un corposo rimpasto, sul quale Conte potrebbe anche cedere, basti a Renzi mentre nel M5S si ribadisce che “non c’è alcuna disponibilità”. Non è detto, tuttavia, che si arrivi al rimpasto: il sentiero del premier si fa di ora in ora più stretto e Iv, con un certo realismo, è convinto che al voto, nell’Italia vessata dal Covid, non si andrà mai. L’ipotesi Mario Draghi continua a circolare insistentemente.

Redazione Fedaisf

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