False diagnosi che comportano oneri maggiori, peculato e falso in referti di analisi, prescrizioni fittizie o iperprescrizioni di farmaci ad alto costo, non corretta gestione del registro degli stupefacenti, riutilizzo di dispositivi monouso. Queste sono alcune delle più frequenti irregolarità rilevate dai Nas nel 2011, in un’operazione che ha permesso di scoprire nel corso dell’anno 31 milioni di euro sottratti alla sanità pubblica. Con il risultato che sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria, in stato di libertà, 356 medici: 337 per illeciti commessi in regime di intramoenia e 19 per attività extramoenia – questi in particolare per aver preso denaro da visite effettuate per conto dell’azienda ospedaliera, per aver indotto pazienti a sottoporsi a cure a pagamento in studi privati. Tra le altre irregolarità più frequenti ci sono anche corruzione e truffa, gare di appalto artefatte; assenteismo, esercizio abusivo della professione, utilizzo di reagenti scaduti. Sulla base delle indagini dei Carabinieri diverse Procure ordinarie e contabili hanno predisposto il sequestro di beni per 10 milioni di euro: abitazioni, auto, quote societarie, conti correnti e attrezzature mediche. Sulla vicenda arriva il commento del ministro della Salute, Renato Balduzzi, che ha ringraziato i Nas: «I Carabinieri hanno fatto la loro parte. La buona politica e la buona amministrazione devono fare la propria. Le regole ci sono, ma il sistema di controlli può ancora migliorare. Per questo occorre impegno maggiore della buona politica e della buona amministrazione, perché chi ruba al Sistema Sanitario Nazionale sottrae non solo risorse, ma diritti a tutti i cittadini e in particolare a chi è più debole e bisognoso di cure appropriate».
20 febbraio 2012 – DoctorNews