Michele Di Iorio, presidente Federfarma di Napoli
NAPOLI (31 agosto) – A partire dal prossimo 6 settembre i cittadini saranno costretti a pagare di tasca propria le medicine in tutte le farmacie di Napoli e Provincia, chiedendo, poi, direttamente il rimborso all’ASL. La decisione di passare all’assistenza indiretta è stata confermata dal consiglio direttivo di Federfarma Napoli riunitosi ieri sera.
Secondo quanto è scritto in una nota, giovedì prossimo, all’assemblea straordinaria degli oltre 750 titolari di farmacia napoletani, spetterà la ratifica della decisione assunta. Motivo della protesta l’annosa questione del ritardo nei pagamenti da parte delle Asl: i titolari di farmacia, infatti, vantano crediti nei confronti delle Asl ormai risalenti a febbraio 2010. In pratica, nell’anno in corso, è stata saldata un’unica mensilità delle otto maturate. In totale il credito delle farmacie napoletane è di circa 300 milioni di euro, sommando quelli delle Asl Napoli 1, Asl Napoli 2 ed Asl Napoli 3. Per rendere note alla cittadinanza le problematiche dei titolari di farmacia napoletani, – prosegue la nota – dal primo agosto è stato affisso un manifesto in tutte le farmacie che preannuncia il passaggio all’assistenza indiretta.
«Profondo disappunto e preoccupazione – commenta Michele Di Iorio, presidente di Federfarma Napoli – sono questi i sentimenti che scuscitano l’incapacità dell’amministrazione regionale e delle Aziende Sanitarie di mantenere fede a impegni spesso disattesi e difficili da rendere comprensibili ai titolari di farmacia, i quali sono attualmente schiacciati tra la pubblica amministrazione che non paga e i fornitori privati che richiedono i pagamenti peraltro comprimendo le dilazioni di pagamento». «Conseguenza di questa situazione insopportabile e paradossale – continua Di Iorio – è il continuo ricorso da parte dei titolari ad un sistema finanziario sempre più diffidente verso i crediti sanitari». «Le recenti nomine dei nuovi commissari delle ASL poco hanno inciso sulle ipotesi di soluzione di un problema strutturale oltre che economico – evidenzia il presidente di Federfarma – la decisione assunta dai titolari di farmacia di passare all’indiretta, pur sofferta, risulta da un lato inevitabile perchè dettata dalla impossibilità di finanziare senza certezze per il futuro la spesa farmaceutica, dall’altro vuole rappresentare uno stimolo a una rinnovata Regione e alle rinnovate aziende sanitarie per poter recuperare in un tempo compatibilmente breve, e nel rispetto delle esigenze dei cittadini, una trasparente puntualità».
Federfarma Napoli ha già avviato tutte le procedure necessarie per indire lo sciopero, informando la prefettura di Napoli e proclamando 45 giorni di assistenza indiretta. Saranno accettate le ricette soltanto per i cosiddetti «farmaci salvavita», il cui elenco è pubblicato sul sito web di Federfarma Napoli.