«Facevo l’informatore medico-scientifico per la De Angelis e così mi allenavo in piscina anche di notte, a partire dalle 22-23, o, a mare, anche fino all’alba, e persino quando, con l’ora solare, era ancora buio. Mayol, ad esempio, viveva di rendita mentre io, invece, ero costretto a lavorare, a fare “u commissu”, come mi dicevano stupiti gli ammiratori quando mi incontravano sul lavoro» [Da Incontrare la Leggenda – Enzo Maiorca, il Campione]
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E’ morto Enzo Maiorca: se ne va l’ultima leggenda del Novecento
Si è spento alle prime luci di stamani nella sua casa di Siracusa, Enzo Majorca, aveva 85 anni. E’ stato in assoluto il più grande protagonista del binomio fra l’uomo ed il mare, il primo essere umano ad infrangere record di immersioni in apnea che hanno riscritto pagine di teorie scientifiche.
Dagli anni ’60 fino ai primi anni ’90 si è spinto sempre più giù raggiungendo, con la tecnica dell’assetto variabile, profondità mai conquistate prima dall’uomo. E’ del 1988 il record che lo porta negli abissi fino a 101 metri di profondità, ma si deve a Maiorca anche la scoperta di siti di interesse storico come il luogo in cui si trova il sommergibile italiano Veniero, un cimitero negli abissi ad oltre 80 metri.
E’ stato anche senatore della Repubblica ed impegnato in battaglie ambientaliste significative come, negli anni 70, contro la realizzazione del polo petrolchimico siracusano, la difesa della penisola della Pillirina o più recentemente contro le trivellazioni in mare. Aveva promesso, che se avesse vinto il sì al referendum No Triv, si sarebbe nuovamente immerso nell’isola di Ferdinandea a largo delle coste agrigentine.
Per chi si è accostato agli sport subacquei è stato più che un riferimento: una leggenda che da oggi diventa mito.
Nel pomeriggio a Palazzo Vermexio a Siracusa sarà allestita la camera ardente.