‘Al Governo chiediamo una cabina di regia e “visione”‘
Il presidente di Farmindustria Marcello Cattani,
‘L’attuale modello e’ “decotto”: nel prossimo biennio avremo ripiani per 4,1 mld a fronte di 1,8 mld di risorse stanziate e non usate, tra avanzi della spesa sanitaria convenzionata e del tetto degli innovativi. Dobbiamo avere una prospettiva di crescita sia del Fondo sanitario sia di quella spesa farmaceutica che oggi e’ palesemente sotto-finanziata e cioe’ la parte ospedaliera’,
Il tema delle regole e dell’accesso all’innovazione ‘deve legare tutta la filiera della salute’ ‘L’industria italiana è pronta, è un’eccellenza a livello europeo e internazionale e al pari del sistema sanitario deve essere protetta e aiutata a essere più competitiva, dotandola di risorse e di regole nuove, flessibili e veloci perché la competizione è su scala globale e non possiamo aspettare’
Sul fronte della ricerca clinica, intanto, qualcosa si muove: ‘Finalmente abbiamo trovato un accordo sul Regolamento europeo, per la riduzione dei comitati etici, ma ora il ministero della Salute deve attuare i tre decreti, poiche’ il nuovo Regolamento sara’ effettivo dal 1 gennaio 2023. Non possiamo perdere questa occasione di dare agli italiani l’opportunita’ di accedere a farmaci innovativi e, inoltre, di generare il beneficio di 3 euro per ogni euro investito. Noi, voglio ricordarlo, investiamo circa 700 mln l’anno’.
Cattani conclude ribadendo che la burocrazia e la scarsa flessibilità ostacolano la capacità di essere competitivi ed erogare salute, come nel caso dell’HTA (health technology assessment) che andrebbe interpretata in senso di attribuzione di valore e non sempre di minori costi.
Questi i primi impegni che il Governo intende assumere. “E’ importate che l’attenzione sulla salute resti alta – ha aggiunto – e che le risorse siano adeguate per raggiungere i traguardi di efficienza, consapevoli del difficile momento che il Paese sta vivendo con la crisi energetica che mette in difficolta’ famiglie e imprese”.
Ma il Ministro conta molto anche sugli “oltre 20 miliardi messi a disposizione del Pnrr per il rinnovamento della sanita’ pubblica” e che si sta lavorando per trovare una soluzione adeguata a quello che la pandemia ha messo in evidenza, cioè la fragilità della organizzazione dell’assistenza sanitaria territoriale.
Ribadisce inoltre l’importanza della campagna vaccinale sia contro il Covid che l’influenza “per assicurare il piu’ alto livello di copertura alle persone fragili e vulnerabili”.