Con il 91,6% di confezioni vendute (284,5 milioni) e un giro di affari di poco superiore ai due miliardi di euro (92,6% del mercato a valore), la farmacia si conferma il canale di acquisto privilegiato per le specialità senza obbligo di prescrizione, anche se l’unico canale a registrare una crescita è la parafarmacia. Il risultato emerge dall’analisi dell’Anifa recentemente pubblicata che ha preso in esame l’andamento del mercato farmaceutico del 2011 e ha messo in evidenza come il mercato di Sop e Otc, pur con una contrazione nei volumi rispetto al 2010, riconferma la tenuta del fatturato. Secondo i dati, «stabile al 3,5% la quota della Gdo, mentre la parafarmacia ha costantemente eroso, seppure di misura, quote di mercato alla farmacia con vendite, a fine 2011, pari al 4,9% del numero di confezioni (poco più di 15 milioni) per un giro d’affari di circa 102 milioni di euro (4,6% del mercato a valori). Rispetto alla performance dell’anno appena trascorso, le farmacie e i corner Gdo assistono a una contrazione delle confezioni vendute rispettivamente del 2,7% e del 2,1%, mentre la parafarmacia registra un +1,0%». Quanto all’andamento a valori si evidenzia «una tenuta dei fatturati da parte delle farmacie (-0,3%), una modesta crescita per i corner (+0,8%) e un aumento per la parafarmacia pari al 3,1%. Guardando ai prezzi, rispetto a dicembre 2010, le parafarmacie hanno avuto gli aumenti più contenuti e pari +2,36% contro il +2,87% della farmacia e il +5,05% della Gdo». Importante il commento dell’Anifa, secondo cui «i dati evidenziano come la leva del prezzo, liberamente stabilito dal titolare di ogni punto vendita, non incide significativamente sulle abitudini di acquisto degli italiani e, quindi, sulla leadership di mercato della farmacia».
Automedicazione: tiene il fatturato nel 2011, volumi -2,5%
Il mercato di Sop e Otc conferma l’andamento del comparto farmaceutico generale, con una contrazione nei volumi rispetto al 2010, anche se in questo settore il fatturato tiene di più rispetto ai farmaci di fascia A e C. Il quadro emerge dalle rielaborazioni su dati Ims dell’Anifa recentemente resi pubblici. In complesso, nel 2011 «sono state acquistate poco più di 1,8 miliardi di confezioni di medicinali (+0,4% rispetto all’anno precedente), per un controvalore di oltre 19 miliardi di euro, in diminuzione del 2,2% rispetto al consuntivo 2010». Nel dettaglio, «per i farmaci con obbligo di prescrizione, a fronte di una tenuta del numero di confezioni dispensate (+1,0%), si evidenzia una contrazione dei fatturati del 2,4% per effetto, soprattutto, della diminuzione del valore medio delle ricette, dei tagli imposti e della scadenza dei brevetti. E mentre i farmaci rimborsati registrano un incremento dei volumi venduti (+1,5%) e una diminuzione dei fatturati (-3,5%), i farmaci di fascia C registrano, al contrario, un aumento dei valori (+2,2%) e una contrazione delle confezioni acquistate dai cittadini (-0,9%)». Per quanto riguarda invece i farmaci senza obbligo di prescrizione, che «costituiscono il 16,9% del mercato farmaceutico complessivo a volumi, ci sono stati consumi per 310 milioni di confezioni (-2,5%), pari a un giro d’affari di 2.210 milioni di euro (-0,1%)», con gli Otc che «hanno visto diminuire dell’1,4% il numero di confezioni acquistate (233,2 milioni), per un giro d’affari di 1.675,5 milioni di euro, e i farmaci Sop, con fatturati pari a otre 534 mili