Procedimento sospeso per Alberto Sergio Aleotti, 90 anni, il patron della casa farmaceutica Menarini accusato di truffa ai danni dello Stato dalla procura di Firenze, che ha indagato sulla gestione dell’azienda.
E’ quanto stabilito dal gup di Firenze che, sulla base di una perizia sulle condizioni di salute di Aleotti, lo ha giudicato incapace di partecipare coscientemente al processo. I giudice ha così accolto le richieste dei difensori, gli avvocati Alessandro Traversi e Roberto Cordeiro Guerra. La posizione di Aleotti è stata perciò stralciata.
L’udienza preliminare prosegue per gli altri 12 imputati, tra i quali i figli di Alberto, Lucia e Giovanni, accusati di riciclaggio ed evasione fiscale. Lo stralcio della posizione di Alberto potrà avere riflessi soprattutto sui risarcimenti che potrebbero essere stabiliti – relativamente all’accusa di truffa – per le circa 130 parti civili, fra le quali Asl, Regioni e ministero della Salute. I pm Giuseppina Mione, Luca Turco e Ettore Squillace Greco, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri del Nas, hanno quantificato in 860 milioni di euro il danno al Sistema sanitario nazionale, per l’accusa dovuto principalmente dall’aver fatto lievitare in maniera fittizia i prezzi dei farmaci. Prossima udienza il 18 aprile, quando verranno ascoltati in incidente probatorio due imputati.
Fonte: ANSA
09/04/2013 – gonews.it