Firenze, 10 gennaio 2011 – Il giudice per le indagini preliminari di Firenze Michele Barillaro ha disposto una perizia sui modelli organizzativi, di gestione e controllo delle aziende del gruppo farmaceutico Menarini coinvolte in un’inchiesta di Nas e procura di Firenze, e che vede indagate a vario titolo 14 persone, fra proprietari e dirigenti, per truffa al Servizio sanitario nazionale, frode fiscale, associazione a delinquere e riciclaggio.
L’inchiesta è culminata nel sequestro di conti bancari per 1,2 miliardi di euro, misura tuttora in corso.
Il 3 febbraio il gip affiderà l’incarico ai periti, professori Carlo Piergallini e Paolo Bastia; le aziende che saranno oggetto della perizia sono Menarini, Malesci, Laboratori Guidotti, Firma e Lusofarmaco. Il gip deve decidere sulla richiesta della procura di Firenze di vietare a queste aziende di ”contrattare con la pubblica amministrazione” per tre mesi tanto da poterne anche disporre il commissariamento. Secondo la procura di Firenze anche le società hanno responsabilita’ dei reati di cui sono accusati titolari e manager indagati e pertanto ha aperto un procedimento per chiedere al gip di sospenderle temporaneamente dai rapporti con le pubbliche amministrazioni.
Tuttavia i legali del gruppo Menarini hanno già depositato memorie con i modelli organizzativi delle varie aziende coinvolte dall’inchiesta per dimostrare la correttezza dell’attivita’ svolta e l’adeguatezza dei criteri di controllo, idonei a evitare di commettere illeciti. La perizia aiutera’ il giudice a stabilire se i processi aziendali erano corretti oppure no.