"Non diciamo che i medici di medicina generale debbano essere ‘remunerati’ per prescrivere il farmaco meno costoso. Ma semplicemente che in tutto il servizio sanitario è necessario incentivare la cost/effectiveness, coinvolgendo direttamente i medici che operano nel Ssn a fornire le migliori cure possibili al minor costo possibile".
Questa la posizione di Giorgio Foresti, presidente Asso-Generici, dopo la sentenza della Corte di Giustizia europea in merito alla liceità degli incentivi economici riconosciuti in Gran Bretagna ai general practitioner perché aumentino la quota di prescrizione di farmaci equivalenti.
"Concordiamo quindi con la visione espressa dal presidente della Simg Claudio Cricelli – prosegue Foresti – quando fa presente che senza risultato in termini di maggiore salute non è sensato parlare di risparmio, per quanto contenuta possa essere la spesa. AssoGenerici, ora che stanno aumentando le difficoltà economiche delle Regioni, in particolare quelle che hanno fallito i piani di rientro, ritiene indispensabile questo coinvolgimento del medico, attraverso anche una battaglia culturale, perché si diffonda il concetto che il farmaco equivalente non è uno strumento per tagliare la spesa, ma per comprare ‘più salute’ allo stesso prezzo o liberare risorse per le terapie innovative"
Margherita Lopes – PharmaKronos 18 maggio 2010