Trattano il cancro col bicarbonato, vaccinano col caffè promettono miracoli con le vitamine. E fanno proseliti
Sab, 03/06/2017 – il Giornale.it
–Hanno illuso le mamme dei bambini autistici promettendo miracoli a base di vitamine. Hanno indotto donne malate di cancro a rifiutare la chemioterapia.
Hanno curato pazienti allo stadio terminale con il bicarbonato di sodio. Non sono ciarlatani dell’ultima ora, né santoni. Ma medici, con tanto di laurea e attestato di specializzazione appeso dietro la scrivania.
O almeno, alcuni lo erano fino a poche settimane fa. Tanti sono stati radiati, altri lo saranno. A scoperchiare il vaso di Pandora della non-medicina (spacciata per tale) è stato il decreto di obbligo ai vaccini. È emerso un nuovo albo di dottori: quelli che si rifiutano di vaccinare i bambini, convinti che i danni collaterali di iniezioni e richiami siano più pericolose del rischio di meningite, morbillo, poliomielite, difterite ed epatite. Loro parlano di «caccia alle streghe», di «regime che nega la libertà di scelta». E oggi molto probabilmente saranno nelle piazze italiane assieme ai movimenti No vax per sostenere le loro teorie.
Ma un conto è dissentire sulla libertà di scelta, un altro è indurre a terapie alternative che mettono a rischio la vita dei pazienti. I medici dell’«albo parallelo», quello che guai-gli-antibiotici, hanno spesso alle spalle storie di pazienti illusi fino al letto di morte e varie vicende giudiziarie.
Anni fa fu radiato anche Tullio Simoncini, fautore della terapia anticancro a base di bicarbonato di sodio e autore del libro «Il tumore è un fungo»: il tribunale di Roma lo incolpò per frode e omicidio colposo. A suo carico anche una condanna da parte del tribunale di Tirana (Albania) per pratica negligente. Roberto Gava, il primo anti vax radiato, è stato accusato dall’ordine di Treviso di «comportamento non etico e antiscientifico» , ha più volte definito «pericolosi» i vaccini convincendo le mamme a non tutelare i bambini. Idem Dario Miedico a Milano che potrebbe essere seguito a breve giro da almeno 15 altri colleghi.
A mettere in correlazione vaccini-autismo è invece Massimo Montinari, il medico ex poliziotto che si faceva pagare 10mila euro a paziente tra visite e perizie, e prometteva di curare con diete senza glutine e senza latte vaccino e cocktail di farmaci omotossicologici. Anche Gabriella Lesmo è una sostenitrice convinta dalla teoria-bufala secondo cui i vaccini possano portare all’autismo (che «cura» con le vitamine). A suo carico per il momento non c’è la radiazione ma un procedimento aperto dall’Ordine dei medici di Milano, anche se la «dottoressa» esercita principalmente in Svizzera, a Bellinzona.
Assieme alla Lesmo nel fronte anti vaccini «nato» durante un convegno nazionale a Roma lo scorso ottobre, ci sono anche Claudio Colombo, omeopata convinto che considera «strampalato» quel 95% di copertura vaccinale necessario perché non scoppi un’epidemia, e Gerardo Rossi, il medico chirurgo che si batte per dimostrare che la presenza nell’organismo di metalli tossici o di squilibri minerali. L’albo no vax arruola anche Eugenio Serravalle, medico noto per il suo blog, autore di un libro in cui spiega perché ha vaccinato i suoi figli ma non i suoi nipoti e di un secondo volume «Bambini super-vaccinati» in cui racconta gli interessi economici che si nasconderebbero dietro l’introduzione di alcune vaccinazioni.
Altro re mediatico dell’anti vaccinismo è Fabio Franchi, che nel forum «Dissenso medico» riserva una rubrica contro Roberto Burioni (sostenitore numero uno dei vaccini). E poi, ultimo ma non per ultimo, ad alimentare il fronte non vax c’è il capostipite: Andrew Jeremy Wakefield ex medico e chirurgo britannico intervenuto pochi mesi fa in Italia in un convegno. Nel 1998 pubblicò un articolo scientifico (poi denunciato come fraudolento) in cui sosteneva la correlazione tra il vaccino trivalente e l’autismo. Lo studio fu ritirato. Ma i no vax non se ne sono accorti.
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