Gli informatori scientifici, sempre più spesso, riportano con estrema preoccupazione la “stanchezza” dei medici di base, molti dei quali sarebbero felicissimi di anticipare, se potessero, il pensionamento. Il carico burocratico è diventato insostenibile e prevalente. La follia di questa esasperata “modernizzazione” è seconda soltanto ai corsi di formazione ASL, dove il principale argomento non é più il paziente, l’evoluzione della medicina ed il supporto scientifico, ma solo l’economia di gestione. Il medico non può più fare il medico, non ha più tempo da dedicare alle visite, alla gestione morale del suo paziente. Il medico, oggi, deve fare certificati e soprattutto deve trasmetterli. Deve guardare piani terapeutici, controllandone le date di scadenza. Deve controllare scrupolosamente ogni virgola della ricetta per non essere eventualmente penalizzato con l’addebito dell’errore. Deve trasmettere a fine giornata il riepilogo delle ricettazioni, deve imparare il funzionamento di strumenti, che sono facilmente comprensibili solo ai più giovani oppure agli amanti di quei mezzi nati per facilitare e velocizzare ed ora complicati dalle mille funzioni alle quali i più anziani non sono preparati. Noi non vogliamo prevaricare le funzioni delle loro associazioni di categoria : noi però ci sentiamo di condividerlo.