Il ministro della PA aveva definito la categoria "assatanata di soldi" per spiegare il flop delle certificazioni online. Fatale il suo intervento finito su Youtube. L’Ordine nazionale e i sindacati interrompono ogni collaborazione: "Se non chiede scusa, parliamo solo con Fazio"
ROMA – "Non si può collaborare con chi insulta". Con questo giudizio lapidario l’Ordine dei medici ha deciso di interrompere ogni collaborazione con il ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. La ragione è tutta nel video postato dalla Cgil su Youtube, nel quale, durante un intervento pubblico per commentare il flop del nuovo sistema di trasmissione dei certificati, Renato Brunetta parla dei medici come "assatanati di soldi" nella trattativa per definire l’avvio delle certificazioni online.
"Salvo diverse ed altrettanto inequivocabili parole del ministro Brunetta – dice il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, chirurghi e odontoiatri, Amedeo Bianco – da oggi risponderemo su questa materia solo al ministro della Salute, Fazio, che in più di un’occasione ha dato ampia e convincente dimostrazione di come si possa e si debba migliorare la nostra sanità lavorando insieme, nel rispetto dei ruoli e della dignità professionale e civile dei soggetti coinvolti".
Bianco ha parlato a margine dei lavori del congresso della Fimmg, in corso a Santa Margherita di Pula (Cagliari). Le parole di Brunetta, secondo il documento approvato dall’Ordine dei medici, "hanno spezzato un rapporto di fiducia e di reciproca affidabilità che ci impediscono di proseguire una costruttiva collaborazione con il ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione". Le affermazioni del ministro, pronunciate un mese fa durante un evento pubblico e riprese dal video poi messo su Youtube dai medici della Cgil, secondo l’Ordine rappresentano "considerazioni del tutto infondate nel merito e gravemente offensive per tutti i medici italiani colpiti come professionisti e come cittadini del nostro paese".
I medici sottolineano una "irresponsabile mancanza di fiducia e di rispetto verso l’intera categoria professionale che anche in questa materia si è invece resa disponibile a un processo di innovazione serio ed efficace di trasmissione online di certificazione di malattia per rendere un servizio serio ed efficace".
Oltre all’ordine professionale, anche le organizzazioni di categoria hanno preso posizione contro il ministro, a partire dalla Cimo-Asmd che rappresenta medici e dirigenti ospedalieri: "Altro che categoria assatanata di soldi – ha detto il presidente Riccardo Cassi – , siamo una categoria che lavora senza orario, regalando milioni di ore non retribuite per garantire la salute dei cittadini per 365 giorni all’anno, nei pronto soccorso, negli ospedali e nei posti di emergenza territoriale, con turni massacranti solo per coprire le carenze dovute a mancate assunzioni e ad errori di programmazione. Brunetta – ha concluso Cassi – deve chiedere scusa".
La Cimo, ricorda Cassi, non ha mai chiesto soldi, ma procedure specifich