Medici in piazza a Milano e Bari: “In difesa del servizio sanitario nazionale”
“In difesa del servizio sanitario nazionale”. Sono due le manifestazioni – Milano e Bari – nell’ambito della mobilitazione ‘Sani come un pesce?’, promossa tra gli altri da Medicina Democratica, Campagna Dico 32, Forum per il Diritto alla Salute, Rete Europea Contro la Commercializzazione della salute. Nel capoluogo lombardo quasi 3 mila, secondo gli organizzatori, le persone arrivate in piazza Duomo. L’evento rientra nella Giornata Europea contro la commercializzazione della salute del 7 aprile.
Mille le persone in piazza a Bari. Tanti medici, provenienti dalle diverse province pugliesi, “ma anche cittadini e una buona rappresentanza dei collaboratori di studio”. “C’è stata un’ampia partecipazione alla manifestazione di oggi – dice all’Adnkronos Salute dal segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), Silvestro Scotti – Ma al di là della connotazione più regionale, con una medicina di famiglia in cui non si sta più investendo, c’è anche un’evidente attenzione e preoccupazione che ha una valenza nazionale perché tutto questo avviene in una Regione in cui il Governatore è anche il vicepresidente della Conferenza delle Regioni”.
Scotti (Fimmg): In tre anni 10mila in pensione, nel sistema ne entreranno poco più di 3mila
Sabato circa mille medici, in rappresentanza di tutte le province pugliesi, hanno sfilato a Bari in un corteo organizzato dalla Fimmg Puglia che ha preso il via da piazza Giulio Cesare e si è concluso con un’assemblea nell’hotel Excelsior.
Al serpentone dei camici bianchi hanno partecipato le sigle sindacali di tutto il mondo della medicina: dai medici di famiglia agli ospedalieri, dalla continuità assistenziale agli ambulatoriali, oltre che di associazioni di pazienti e cittadini. I medici lamentano soprattutto la carenza di personale. In Puglia sono 200mila i cittadini senza medico di base.
Ma non solo: ci sono le incombenze burocratiche che sottraggono tempo alla cura e la conseguente conflittualità con i pazienti che spesso sfocia in aggressioni verbali e fisiche. Nella giornata della protesta «gentile», il corteo si è poi riunito per discutere assieme dei punti di maggiore criticità. Per Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici, è necessario investire in risorse umane: «Abbiamo da difendere la Sanità pubblica e il patrimonio di valori che rappresenta per il nostro paese. Per fare fronte al profondo disagio della professione, ma anche ai bisogni di salute dei cittadini servono nuovi investimenti. È quindi essenziale che il Governo e le Regioni vincolino una parte delle risorse del fondo sanitario nazionale a favore dei professionisti. Finora si sono investiti in sanità 30 miliardi in 4 anni, ma solo in infrastrutture e macchinari. Tutto questo non basta se non si affianca anche un potenziamento del personale medico».
Il segretario Fimmg Puglia, Donato Monopoli, ha posto l’accento sull ‘accessibilità del sistema sanitario nazionale: “Abbiamo chiesto risposte rispetto a proposte di modelli di semplificazione deburocratizzazione. Ad oggi permangono tutte le difficoltà e le evidenze di un sistema che, invece di facilitare, crea ostacoli e sfiducia nei medici». «Per far fronte ai profondi problemi della medicina del territorio che inevitabilmente si riflettono anche sugli ospedali – occorre riorganizzare la rete assistenziale ha aggiunto Nicola Calabrese, Segretario Fimmg Bari – ma anche garantire ai medici di medicina generale quanto è indispensabile per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini: personale di studio per gestire il carico burocratico, personale sanitario e diagnostica di I livello per offrire una migliore assistenza ai pazienti anche a domicilio».
Va in questa direzione, come è emerso nel corso dell’incontro, il modello di CPT pugliesi come quello di Massafra, in cui i medici di famiglia lavorano in microteam con personale amministrativo e infermieri, all ‘ interno di una strut tura integrata con la continuità assistenziale e con la medicina specialistica ambulatoriale. Un modello – secondo i camici bianchi – per le future Case di Comunità.
(FONTE: GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO)
Medici in piazza a Bari: meno burocrazia e più risorse per il personale
Autore: Redazione FNOMCeO – 03/04/2023
Bari, 1 aprile 2023. Un fiume di un migliaio di camici bianchi ha sfilato oggi in corteo nelle strade di Bari, per esprimere la propria preoccupazione per la tenuta del servizio sanitario nazionale. La manifestazione, partita da Fimmg Puglia, ha visto una grandissima partecipazione e l’adesione di sigle sindacali di tutto il mondo della medicina, dai medici di famiglia agli ospedalieri, dalla continuità assistenziale agli ambulatoriali, oltre che di associazioni di pazienti e cittadini come Cittadinanzattiva.
Il minimo comun denominatore è stato la difesa della sanità pubblica. Il profondo disagio avvertito dai medici di medicina generale è infatti condiviso da quasi tutti i settori sanitari e ha importanti ricadute sull’assistenza ai cittadini. Carenze di personale, condizioni di lavoro all’insegna dello stress, della crescita dei carichi di lavoro e dell’insicurezza, aumento delle incombenze burocratiche che sottraggono tempo alla cura, conflittualità con i pazienti che spesso sfocia in vere e proprie aggressioni: sono queste le principali cause che hanno portato in piazza, insieme agli iscritti di Fimmg, anche i medici di Cisl Medici Puglia, ANAAO ASSOMED (Associazione medici dirigenti), Federazione CIMO-FESMED, USSMO (Universo Sanità Sindacato Medici Ospedalieri), FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri), SUMAI Assoprof. (Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiana e Professionalità dell’Area Sanitaria), FISMU (Federazione Italiana sindacale dei medici uniti). Hanno inoltre aderito, oltre a Cittadinanzattiva, AGD Puglia APS (Associazione Pugliese per l’Aiuto al Giovane con Diabete), Associazione Diabetici Baresi Onlus, ACoSM (Associazione Collaboratori Studi Medici).
“Nell’arco di tre anni in Italia andranno in pensione circa 10.000 medici di famiglia e ne entreranno nel sistema poco più di 3000. – ha spiegato Silvestro Scotti, Segretario nazionale Fimmg, intervenuto oggi a Bari – Per compensare questa carenza di personale abbiamo bisogno di soluzioni immediate, che non possono essere solo l’aumento del massimale, senza dare ai medici di medicina generale il personale di studio, senza dare infermieri o OSS. Per rispondere ai bisogni di salute dei pazienti serve un impegno per la deburocratizzazione, attraverso un percorso di semplificazione per esempio sulle procedure per le prescrizioni e per la compilazione dei piani terapeutici”.
Sostegno ai medici è arrivato dal Presidente della Federazione degli Ordini dei medici Filippo Anelli, che ha sottolineato l’importanza di investire in risorse umane: “Abbiamo scelto come Ordini di essere accanto ai medici per difendere la Sanità pubblica e il patrimonio di valori che rappresenta per il nostro Paese. Per fare fronte al profondo disagio della professione ma anche ai bisogni di salute dei cittadini servono nuovi investimenti. È quindi essenziale che il Governo e le Regioni vincolino una parte delle risorse del fondo sanitario nazionale al sostegno dei professionisti. Finora si sono investiti in Sanità 30 miliardi in 4 anni, ma serve investire risorse sul personale se non si vuole mettere a rischio il servizio sanitario nazionale”.
Hanno partecipato alla manifestazione anche il Vice Presidente Fnomceo Giovanni Leoni, il Segretario generale Roberto Monaco, il Segretario nazionale Fimmg Silvestro Scotti.
“Oggi il tema della salvaguardia dei principi di universalismo, equità e accessibilità del SSN sono quanto mai attuali e per FIMMG Puglia assolutamente imprescindibili – ha spiegato Donato Monopoli, Segretario Fimmg Puglia – Abbiamo chiesto risposte rispetto a proposte di modelli di semplificazione e deburocratizzazione. Ad oggi permangono tutte le difficoltà e le evidenze di un sistema che, invece di facilitare, crea ostacoli e sfiducia nei medici”.
“Sono commosso dalla grande partecipazione e ringrazio le altre organizzazioni sindacali del supporto e dell’adesione. L’unità sindacale sui valori che ci accomunano e sul servizio sanitario pubblico come patrimonio della comunità è fondamentale. Per far fronte ai profondi problemi della medicina del territorio – che inevitabilmente si riflettono anche sugli ospedali – occorre riorganizzare la rete assistenziale ma anche garantire ai medici di medicina generale quanto è indispensabile per rispondere ai bisogni di salute dei cittadini: personale di studio per gestire il carico burocratico, personale sanitario e diagnostica di I livello per offrire una migliore assistenza ai pazienti anche a domicilio.” – ha aggiunto Nicola Calabrese, Segretario Fimmg Bari. Va in questa direzione il modello di CPT pugliesi come quello di Massafra, in cui i medici di famiglia lavorano in microteam con personale amministrativo e infermieri, all’interno di una struttura integrata con la continuità assistenziale e con la medicina specialistica ambulatoriale. Strutture di questo tipo possono essere modello per le future Case di Comunità e offrire una efficiente assistenza ai cittadini h 24 e 7 giorni su 7, anche ai malati cronici, anche a domicilio.
Autore: Redazione FNOMCeO
Filippo Anelli (Fnomceo): “Salviamo il Servizio sanitario nazionale”
Un videomessaggio per dire “grazie” a tutti i medici e i cittadini che sono scesi e scenderanno oggi, 1° aprile, in piazza per difendere la Sanità pubblica, equa, universalistica, solidale. A diffonderlo, il Presidente della Fnomceo, la Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Filippo Anelli, che tra poche ore parteciperà, insieme al vicepresidente Giovanni Leoni e al Segretario Roberto Monaco, alla Manifestazione organizzata a Bari da Fimmg ((Federazione italiana medici di medicina generale) Puglia e sostenuta anche da altre sigle sindacali e da associazioni di pazienti.
Prevista sempre oggi anche una dimostrazione a Milano: questa volta a scendere in Piazza del Duomo per la manifestazione “Sani come pesci?” saranno i cittadini del Movimento per la Tutela della Salute (Medicina democratica, Campagna Dico 32, Forum per il Diritto alla Salute, con media partner Radio Popolare).
E che siano sempre più i cittadini ad aderire alla campagna per salvare il Servizio sanitario nazionale lo dimostra anche il successo della petizione “Per la sanità pubblica” che, lanciata sulla piattaforma Change.org, ha raccolto in pochi giorni oltre centomila firme.
Ma torniamo al messaggio di Anelli, che radio e Tv possono liberamente utilizzare per gentile concessione di Fnomceo Tg Sanità.
“Salviamo il Servizio sanitario nazionale: è questo l’appello – esordisce Anelli – che da più parti d’Italia viene lanciato da cittadini, medici, da organizzazioni sindacali. La nostra piena solidarietà e sostegno a tutte queste manifestazioni, che sono a favore di un sistema che vuole curare tutti alla stessa maniera, attraverso un accesso equo e solidale al sistema sanitario nazionale”.
“Come sappiamo – conclude – il Servizio Sanitario Nazionale è oggi in grave sofferenza, perché sono sofferenti proprio i professionisti. E proprio ai professionisti dico grazie per il loro impegno. Dico grazie ai colleghi che oggi sfileranno a Bari, sia nelle piazze sia nelle varie assemblee; dico grazie ai colleghi che saranno presenti a Milano; dico grazie a tutti coloro che hanno sottoscritto la petizione che è arrivata a oltre 100mila firme a sostegno del Servizio Sanitario Nazionale”.
Guarda il video su Youtube: https://youtu.be/AONoxjJKgGQ
Scarica il video: https://we.tl/t-IWHpqvqPwv
Segui la manifestazione di Bari: https://bit.ly/3FYwKod
Leggi la petizione: https://www.change.org/p/per-la-sanit%C3%A0-pubblica?signed=true
Autore: Ufficio Stampa FNOMCeO
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