Ridurre gli errori terapeutici e contenere la spesa farmaceutica, sono questi gli obiettivi della sperimentazione voluta dal ministero della Salute, al via domani in cinque ospedali oncologici italiani
(di Elisabetta Lucchesini)
Sono dieci i farmacisti che, terminata la fase formazione specifica, entreranno in corsia alle Molinette di Torino, all’Istituto oncologico veneto di Padova, agli Ospedali riuniti di Ancona, all’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari e all’Ospedale San Vincenzo di Taormina (Me). Il progetto "Farmacista di dipartimento" è stato avviato dal ministero della Salute in collaborazione l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e la European association of hospital pharmacists (Eahp), Sifo (Società italiana di farmacia ospedaliera) e Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti italiani). «In oncologia ma anche nelle altre branche mediche – afferma Marco Venturini segretario nazionale dell’Aiom – l’appropriatezza nella scelta del medicinale per ogni paziente sta assumendo un ruolo sempre maggiore: trattamenti mirati, dosaggi targetizzati, monitoraggio dell’efficacia e del rapporto benefici-costi sono tutte tematiche sempre di più all’ordine del giorno e che per alcuni medicinali molto costosi come quelli oncologici assumono un’importanza fondamentale. Tutto ciò in un quadro come l’attuale caratterizzato da un’obbligatoria ricerca delle lacune organizzative della sanità, dove il primo passo è investire sul personale per una sanità più efficiente e vicina ai bisogni dei malati. Per questi motivi la figura del farmacista di dipartimento, inserito nei reparti di oncologia ed onco-ematologia, così come sta emergendo da recenti esperimenti sul campo, può produrre risultati concreti in termini di risparmi e di riduzione degli errori, essendo inoltre un utilissimo ausilio all’oncologo clinico per un lavoro sempre più caratterizzato dall’interdisciplinarietà. In questo quadro ben venga la collaborazione con i farmacisti ospedalieri e con la Sifo che da anni ormai conduce una intensa e precisa sperimentazione sul campo che ha prodotto risultati tangibili a disposizione delle Istituzioni».
«Apprezziamo molto – riferisce Pietro Finocchiaro segretario Sifo – la lungimiranza del ministero della Salute nel portare avanti questo programma, investendo risorse in un progetto così innovativo, a dimostrazione di quanto si creda nel valore aggiunto che la figura del farmacista di dipartimento apporti nelle Aziende sanitarie in termini sia di sicurezza per i pazienti sia di razionalizzazione della spesa farmaceutica».
DoctorNews – 30 giugno 2010 – Anno 8, Numero 119