Al via aggregazione business pharma con la costituzione di una nuova società. Progetto di aggregazione industriale che prevede la costituzione di una nuova società in cui confluiranno le attività farmaceutiche dei due gruppi
Alcuni componenti della famiglia Cavazza avranno una quota del 20% e Intesa Sanpaolo, già azionista di SigmaTau, manterrà l’attuale quota del 5%. Con questa operazione nascerà un Gruppo leader in Italia, Paese in cui si posizionerà tra i primi cinque operatori del settore farmaceutico sia per prodotti da prescrizione che per quelli di automedicazione. A livello internazionale sarà direttamente presente in 18 Paesi, fra cui Usa, Cina, Russia e diversi Paesi Europei.
Il nuovo Gruppo avrà inizialmente un fatturato di oltre 900 milioni di euro con interessanti prospettive di crescita e un organico di circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.840 operanti in Italia e 960 nelle sedi estere. Le sedi operative in Italia saranno: Bologna, Milano, Pomezia, Alanno e Sermoneta. In queste ultime tre localizzazioni sono situati gli insediamenti produttivi che utilizzano tecnologie all’avanguardia.
“Mettendo in comune il patrimonio di uomini, prodotti e competenze consolideremo la nostra presenza nel mercato domestico, rafforzeremo la presenza in altri importanti Paesi e porremo le basi per un ulteriore sviluppo”. “Con questa operazione si conferma la capacità di saper essere al passo con i tempi, creando le migliori condizioni per assicurare un futuro all’insegna della crescita, tenendo fede ai valori che le hanno caratterizzate sin dalla loro costituzione”, ha aggiunto Andrea Montevecchi, amministratore delegato di SigmaTau.
“In uno scenario competitivo sempre più complesso per l’industria farmaceutica, riteniamo che sia ormai indispensabile contare su una dimensione adeguata per affrontare le sfide future puntando sugli investimenti in ricerca e sviluppo, che rappresentano l’asse portante della nostra attività”. Il progetto di aggregazione dovrebbe perfezionarsi entro il primo quadrimestre del 2015.
B.D.C. – 6 marzo 2015 – PharmaKronos
IL COMUNCATO