ROMA – Una lettera a tutti gli associati e ai presidenti di organizzazione. Per spiegare, nero su bianco e con tutte le argomentazioni necessarie, ciò che ripete nelle occasioni pubbliche da lunedì, da quando cioè, la Fiat ha annunciato che se ne andrà da Confindustria.
In due pagine Emma Marcegaglia declina la sua verità, analizzando i risultati di Confindustria sulle relazioni industriali, le flessibilità che sono possibili grazie all’accordo interconfederale del 28 giugno, ratificato il 21 settembre, e all’articolo 8 della manovra di agosto.
Premesso che «la libertà di ogni singola impresa di aderire o meno al sistema va sempre rispettata», è alla luce di queste due «innovazioni» che la presidente di Confindustria esprime chiaramente il suo «disappunto per le motivazioni che sono state addotte» dalle Fiat.