Possibili misure penalizzanti sulla spesa farmaceutica in Italia. Per quanto riguarda l’evoluzione dei provvedimenti legislativi sul settore farmaceutico italiano, in base alle informazioni ad oggi a disposizione, si punterebbe all’introduzione in Italia di una tassa a carico delle industrie farmaceutiche dal 2013 chiamate a coprire pro-quota il 35% del rosso della spesa per farmaci in ospedale; dal 2013 nuove norme sulla spesa in farmacia per incentivare l’uso dei generici; una tassa a carico delle imprese che chiedono l’autorizzazione in commercio di nuovi prodotti in un ridisegno complessivo dell’AIFA.
Tali indicazioni appaiono molto negative in linea teorica, ma gli analisti di Intermonte ritengono che i possibili danni a carico di Recordati (-2,37% a quota 7,4050 euro stamani a piazza Affari) saranno molto attenuati dai seguenti fattori: in primis il progressivo ridursi del peso dell’Italia, atteso al 26% del fatturato consolidato nel 2013, senza includere ulteriori acquisizioni molto probabili.
In secondo luogo bisogna tenere presente la già presente concorrenza dei generici sulla lercanidipina, la protezione brevettuale in essere dei farmaci chiave, le azioni che saranno poste in atto dalle industrie farmaceutiche per difendere le proprie posizioni. Nonostante siano ancora poco chiare le modalità applicative, l’ultima norma apparirebbe penalizzante, se attuata prima del 2013, con riferimento al prossimo lancio della pitavastatina.
"Il titolo Recordati resta per noi un titolo interessante alla luce dei risultati attesi, della valutazione e del flusso di notizie atteso riguardante possibili importanti acquisizioni a breve che ridurrebbero ulteriormente il peso dell’Italia", sottolinea la sim che sul titolo ha un rating outperform e un target price a 9 euro.
Di Francesca Gerosa 01/07/2011
Recordati fa shopping e si rafforza in Turchia
MILANO
Recordati continua a crescere e a rafforzarsi. Ieri il gruppo farmaceutico milanese ha infatti annunciato l’accordo per rilevare il 100% della società turca Dr.F.Frik Ilaç, per 130 milioni di euro. «È un passo molto importante per noi» ha dichiarato al Sole 24 Ore il presidente e ad della società Giovanni Recordati. «Siamo presenti in Turchia dal 2008, quando rilevammo la Yeni Ilaç, e puntiamo molto su questo mercato, che presenta ritmi di crescita del 10-12% l’anno, contro il +1-3% dei mercati europei. Con questa operazione la Turchia diventrà il nostro terzo m