La manovra varata dal Governo è economicamente insostenibile per le farmacie e rischia di farne chiudere un numero elevato proprio mentre le farmacie stanno impegnandosi per organizzare i nuovi servizi previsti per soddisfare le esigenze di salute della popolazione, in particolare delle fasce piu’ deboli, anziani e cronici.
La manovra disattende una crescita promessa dal Governo, peraltro adeguata ai tempi attuali e in linea con le richieste dei cittadini, della sanità del territorio di cui la farmacia è uno dei cardini. Non ha senso penalizzare la farmacia con misure cosi’ onerose come quelle previste dalla manovra proprio nel momento in cui alle farmacie, con la legge 69/2009 si chiede di svolgere una funzione sanitaria e sociale sempre più significativa all’interno del sistema e di offrire importanti servizi sanitari per la collettività.
Federfarma ha appreso che il 9 giugno è convocato il Tavolo per la farmaceutica previsto nell’ambito del Patto per la salute, che procederà con un esame profondo della manovra. Auspichiamo che in tale ambito si crei uno spazio di dialogo con Governo e Regioni.
Federfarma ha proclamato da vari giorni lo stato di agitazione e lunedì 7 giugno i delegati di tutta Italia si riuniranno a Roma in Assemblea per decidere quali iniziative assumere per sensibilizzare il governo a variare la manovra.
Comunicato Federfarma – 7 Giugno 2010