Premio Alkmeon a Stefano Pessina, executive chairman di Alliance Boots
"La crisi economica ha solo accelerato la tendenza a un cambiamento strutturale che il settore della distribuzione farmaceutica stava affrontando da una decina d’anni.
Ma è anche un’occasione per ‘rimescolare’ le carte". E’ il parere di Stefano Pessina, executive chairman di Alliance Boots, che nella sede del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) ha ricevuto il premio Alkmeon, alla presenza del rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, Renato Lauro, e di Giuseppe Nisticò, promotore del Premio e presidente dell’Ebri (European Brain Research Institute), l’Istituto fondato da Rita Levi Montalcini. In occasione della cerimonia di premiazione,
Pessina ha tenuto una conferenza sulle conseguenze della crisi sul settore farmaceutico illustrando la necessità per tutti gli attori della filiera (produttori, distributori, farmacisti, medici), di collaborare in primo luogo nell’interesse dei pazienti di tutti i Paesi del mondo. "Nel 2011 – ha ricordato il manager – il mercato farmaceutico mondiale è cresciuto del 5% superando quota 953 miliardi di dollari. Ma se si analizza la crescita nei vari Paesi, si nota che in quelli emergenti la progressione è stata del 14%, mentre in Europa dell’1% e in Usa del 3%. Questi Stati stanno avendo una crescita veloce ed entro il 2015 la Cina sostituirà il Giappone come secondo mercato mondiale dopo gli Stati Uniti".
L’Italia, secondo i dati Ims presentati da Pessina, è passata invece dal quinto posto nel 2005, al sesto nel 2010. E nel 2015 si prevede che perderà un’ulteriore posizione, attestandosi settima. Per Pessina, il settore della distribuzione farmaceutica "ha assunto maggiore influenza, ma i margini sono stati compressi moltissimo. Questo significa guadagni inferiori e necessità di una spinta verso nuove forme di servizi per recuperare profittabilità". In Europa, comunque, prevede il numero uno di Alliance Boots, "non credo si avrà una spinta verso la crea