È attesa la valutazione di questa settimana da parte di Ema per Novbavax e poi a breve per Valneva. Nei primi mesi del prossimo anno potremmo avere la disponibilità di questi vaccini, è bene che ci sia un’ulteriore offerta vaccinale sia per gli ingiustificati scettici (che non devono avere nessun tipo di scetticismo verso i vaccini a Rna perchè si sono dimostrati sicuri), ma anche perchè possono diventare vaccini di più facili utilizzo. E intanto si studia se modificare i vaccini sulla base delle variamento esistenti» ha detto il direttore generale dell’Aifa Nicola Magrini a Sky.
Si tratta di un vaccino a base proteica contenente nanoparticelle ottenute da una versione prodotta in laboratorio della proteina spike (AgS con trimeri come il virus) presente sulla superficie del coronavirus SARS-CoV-2. Contiene anche un “adiuvante”(Matrix-M™ adjuvant, nanoparticelle contenenti saponine estratte da achillea saponaria con fosfolipipidi e colesterolo), una sostanza che contribuisce a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino.
Una volta iniettato il vaccino, il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà le particelle proteiche come estranee e risponderà producendo le proprie difese naturali (ossia gli anticorpi e le cellule T).Qualora, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il SARS-CoV-2, il sistema immunitario riconoscerà la proteina spike presente sulla superficie del virus e sarà pronto a combatterla. Anticorpi e cellule immunitarie possono proteggere contro COVID-19, lavorando insieme per uccidere il virus, prevenirne l’ingresso nelle cellule dell’organismo e distruggere quelle infette. (AIFA).
Il Novavax sfrutta la tecnica delle proteine ricombinanti grazie a un baculovirus ingegnerizzato. Si somministra in due dosi a distanza di 21 giorni ed oggi è stato autorizzato per l’uso in emergenza solo in Indonesia e nelle Filippine. Nuvaxovid può essere conservato in frigorifero.
Il vaccino contiene il virus inattivato (ucciso) e non può provocare la malattia. VLA2001 contiene anche due “adiuvanti” (Alum and CpG 1018), sostanze che contribuiscono a rafforzare la risposta immunitaria al vaccino. Si tratta di una tecnologia impiegata da oltre sessant’anni nel campo dei vaccini, che prevede l’inattivazione chimica del virus.
Una volta iniettato il vaccino, il sistema immunitario della persona vaccinata riconoscerà il virus inattivato come estraneo e risponderà producendo anticorpi. Qualora, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a difendere l’organismo. (AIFA)
Quello dell’azienda franco-austriaca Valneva sarebbe il primo vaccino a virus inattivato ad avere il via libera in Europa. La Commissione europea si è assicurata l’acquisto di 60 milioni di dosi entro il 2023.
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Attualmente in Italia sono stati autorizzati i seguenti vaccini:
- Vaccino Comirnaty di Pfizer-BioNtech – è il primo vaccino ad essere stato autorizzato in Unione Europea: il 21 dicembre 2020 dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) e il 22 dicembre dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
- Vaccino Spikevax (Moderna) – il 6 gennaio è stato autorizzato dall’EMA e il 7 gennaio dall’AIFA .
- Vaccino Vaxzevria di AstraZeneca – il 29 gennaio è stato autorizzato dall’EMA e il 30 gennaio dall’AIFA.
- Vaccino Janssen (Johnson & Johnson) – è il quarto vaccino autorizzato dall’EMA l’11 marzo e dall’AIFA il 12 marzo 2021.