Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha vaccinato questa mattina a Roma i suoi due gemelli, Lavinia e Francesco, con l’esavalente nel centro vaccinale dell’Asl Rm/E. “Ho vaccinato i miei bambini e nessuno più di me in Italia ha i dati e le casistiche degli effetti collaterali ed è informata. Spero che il fatto che io sia così serena nel vaccinarli possa tranquillizzare le tante mamme che hanno paura dei vaccini”, ha dichiarato il ministro all’uscita dall’ambulatorio, sottolineando come anche in questi mesi molte mamme “mi hanno contattata per chiedermi cosa avrei fatto. Ho risposto con serenità che li avrei vaccinati”.
“Non bisogna aver paura delle vaccinazioni – invita Lorenzin -Salvano la vita ai nostri bambini e a quelli che vivono intorno a loro, perché i virus vivono in mezzo a noi e solo con le vaccinazioni di massa non entrano nella nostra vita. Vediamo cosa accade quando ci sono falle nel sistema: bambini che muoiono di morbillo, epidemia di pertosse e casi di meningite”.
Sanità, ministro Lorenzin vaccina i figli: per Codacons mega spot all’industria farmaceutica
Gravi dichiarazioni del ministro che omette di informare sui rischi del vaccino e sui maggiori costi per i cittadini prodotti dall’esavalente
giovedì, 10 settembre 2015 – CODACONS
Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha realizzato oggi un mega spot gratuito in favore dell’industria farmaceutica. Lo denuncia il Codacons, commentando le dichiarazioni del Ministro in occasione della vaccinazione cui sono stati sottoposti i suoi figli.
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Il Codacons contesta in particolare le dichiarazioni in favore della vaccinazione di massa, considerata esente da qualsiasi rischio. Peccato il Ministro non abbia specificato che il Servizio sanitario nazionale inietta ai nostri bambini un vaccino esavalente, nonostante la legge riconosca solo 4 vaccini obbligatori, pratica che può comportare danni da sovraccarico e choc del sistema immunitario nei bambini, mentre sul fronte economico la procedura comporta uno spreco di soldi pubblici a carico del Ssn, e quindi della collettività, pari a 114 milioni di euro all’ anno, a tutto vantaggio delle multinazionali dei farmaci – conclude il Codacons.