Tra il 10 e il 20% dei pazienti che hanno contratto Covid-19 manifestano una sintomatologia a medio o lungo termine le cui basi scientifiche non sono ancora chiare. Affaticamento, mancanza di respiro e difficoltà di concentrazione i sintomi più comuni ma anche manifestazioni più complesse che oggi si cerca di riconoscere e classificare. Viene in aiuto al paziente la nuova scheda proposta da OMS/Europa.
La condizione post-Covid, comunemente nota come Long Covid, può insorgere a prescindere dalla severità della malattia, dalla variante del virus circolante e dall’età della persona. L’evidenza mostra che solitamente si manifesta a tre mesi dall’insorgere del Covid-19,
La condizione può risultare debilitante, causando sintomi invalidanti e deficit funzionali. Può impattare significativamente sulla capacità delle persone di lavorare e di partecipare pienamente alla vita della famiglia e della comunità. Gli effetti sulla salute mentale possono conseguire dal Long Covid, ma possono svilupparsi anche in seguito alle prolungate sofferenze e dallo stress causate dalla condizione.
Questo è il motivo per cui OMS/Europa sta esortando i singoli Paesi e le autorità nazionali a rendere disponibile questo supporto nelle comunità, vicino alle case delle persone e nei luoghi di lavoro, nonchè per coloro che sono ricoverati negli ospedali.
In Italia il primo studio prospettico multicentrico della sindrome Long Covid – feb 2022
Sindrome infiammatoria multifattoriale post Covid nei bambini: la causa genetica – FEDAIISF 09/22
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L’Istituto Superiore di Sanità ha dedicato una ricca sezione al Long Covid rivolta a pazienti ed operatori per raccogliere le conoscenze utili al riconoscimento della sindrome ma anche per indirizzare i pazienti verso gli oltre 100 centri specializzati presenti sul territorio nazionale.
Raffaele Lodi (UniBo), Presidente del RIN, spiega che questa Rete, assieme ad altri partner, si baserà sulle informazioni provenienti da 30 IRCCS associate per costituire un Osservatorio Long Covid. Identificherà i Centri di diagnosi e assistenza presenti in Italia. Parteciperà ad un tavolo per la definizione di buone pratiche per la presa in carico dei pazienti, dal quale scaturirà un documento cui la Rete contribuirà per gli aspetti di pertinenza neurologica e riabilitativa. Il RIN contribuirà infine alla predisposizione di un sito web istituzionale informativo di riferimento sul Long Covid.