La scelta delle Asl lombarde di attribuire il servizio di distribuzione diretta dei farmaci ad alto costo alle farmacie è al vaglio di Guardia di Finanza e Corte dei Conti. L’ipotesi, contenuta nelle contestazioni di danno erariale già notificate alle Asl di Brescia, Cremona e Varese, è quella di aver sprecato denaro pubblico per centinaia di milioni di euro. La Lombardia è tra le Regioni che riconosce ai farmacisti i margini di servizio più ampi. La remunerazione è del 12% più Iva sul prezzo al pubblico. Per la distribuzione di una confezione di Enatone (leuprorelina), del costo di 460,14 euro, i farmacisti lombardi ne ricevono 66,26, i colleghi dell’Emilia Romagna 4,74. Nel Veneto si riconosce una cifra di 18,5 euro a ricetta, la Toscana paga il 10% del prezzo del farmaco, il Piemonte da 9 a 11 euro a confezione.
Corriere della Sera Milano Pag.2 – 16/10/2009
Sulle accuse di danno all’erario, nella distribuzione di farmaci ad alto costo, mosse da Guardia di Finanza alle Asl lombarde, il Presidente della Regione, Roberto Formigoni, giustifica così i più alti rimborsi ai farmacisti: “In cambio di compensi più elevati noi chiediamo ai farmacisti servizi aggiuntivi come la fornitura del farmaco entro 4 ore dalla richiesta del paziente e il monitoraggio della spesa farmaceutica”. L’accordo firmato dal Pirellone, che fissa la retribuzione dei farmacisti al 12% più Iva sul prezzo al pubblico del farmaco, è ora in scadenza e il Presidente assicura che sono iniziate le negoziazioni per l’abbassamento del compenso.
Corriere della Sera Milano Pag.1 – 17/10/2009