Non sono risolti i problemi del Servizio informatico sociosanitario lombardo (Siss) che ancora della prescrizione per principio attivo proprio non vuole saperne. Un mancato funzionamento che già i medici di famiglia della Lombardia avevano segnalato i primi di agosto, all’indomani dell’approvazione della Spending review e, dunque, dell’entrata in vigore dell’obbligo per i prescrittori di trasmettere telematicamente almeno l’80% delle ricette. «Il sistema riconosce ancora il principio attivo solo se accompagnato dalla marca» attacca Roberto Carlo Rossi (foto), presidente dello Snami lombardo. «Questa disfunzione oggi non è più tollerabile: per que! sto abbiamo inviato un’intimazione al Direttore generale della Sanità: o si risolve il problema in fretta oppure provvederemo a inviare una diffida formale». Il timore del sindacato autonomo è, infatti, quello che i Mmg non riescano a raggiungere l’obiettivo dell’80% e che, dunque, possa scattare la decurtazione dell’1,15% sul compenso.
«All’inizio del mese» spiega Rossi «260 medici su 1.200 hanno ricevuto dalla Asl una lettera in cui si chiedeva di giustificare il mancato raggiungimento dell’obiettivo». In pratica, un medico su cinque. «Il sistema oltre a non riconoscere la prescrizione per principio attivo, non è ancora in grado di leggere i codici esenzione» conclude Rossi «se aggiungiamo il fatto che i sostituti non hanno un proprio accesso al sistema e le loro ricette sono compilate vecchia maniera, appare chiaro come per i Mmg l’invio delle ricette online non sia affatto facile».
24 ottobre 2012 – DoctorNews