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L’indotto farmaceutico consolida la ripresa del Paese

L’indotto Pharmintech, insieme delle industrie a monte della produzione farmaceutica, consolida la ripresa e guarda con buone prospettive alla prima metà del 2012. L’indicazione giunge dall’indagine dell’Osservatorio che supporta la fiera internazionale Pharmintech, che riunisce le imprese italiane che operano nei settori dei macchinari, dei materiali e dei servizi per l’industria farmaceutica. Un terzo delle imprese del campione d’indagine dichiara fatturato in crescita nel 2 semestre 2011: per quasi il 50% è invariato e solo il 19% indica una diminuzione del fatturato totale. Quasi analoga la distribuzione per le esportazioni, con un lieve spostamento della quota percentuale dall’aumento (29%) verso la stabilità (57%) mentre solo il14% indica una riduzione. Per il 1° semestre 2012, il 36% del campione prevede un aumento del fatturato, mentre si ferma al 15% chi ipotizza una riduzione. Aspettative positive che trovano riscontro anche nell’export, con un saldo positivo tra le imprese che si attendono un aumento del fatturato estero (il 31% del totale) e quelle che prevedono riduzione (12). Note positive anche sul versante occupazionale: stabilità per oltre i 3/4 delle imprese, con la restante quota che presenta saldo positivo fra le aziende. "La filiera del farmaco è una filiera importante" – ha dichiarato Massimo Scaccabarozzi, Presidente di Farmindustria – "e decisiva per l’economia italiana, ha, infatti, 67.000 occupati e altri 64.000 ne ha l’indotto con un monte salari di 4,5 mld e una produzione totale di 36 mld".

(Il Sole 24 Ore – Speciale Pag.25 – 03/04/2012)

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