Un nuovo studio dell’Università di Cincinnati, pubblicato sulla rivista Neurology, svela per esempio una caratteristica fino a oggi sconosciuta: cioè che anche nei placebo, il prezzo fa la differenza. Lo studio è stato svolto su pazienti affetti da morbo di Parkinson, patologia per cui è stato dimostrato da tempo che l’assunzione di placebo può risultare estremamente efficace.
Ai 12 volontari che hanno partecipato all’esperimento è stato assicurato che avrebbero ricevuto un nuovo farmaco in grado di potenziare la produzione
In entrambi i casi, i pazienti hanno ricevuto in realtà delle semplici iniezioni di soluzione fisiologica. Andando a misurare i benefici apportati dalla terapia sui sintomi motori dei pazienti, i ricercatori hanno scoperto che, in media, l’efficacia del placebo risultava quasi doppia in quelli che avevano ricevuto prima il falso farmaco più costoso, rispetto al gruppo a cui era stata iniettata prima la versione economica.
In entrambi i casi l’efficacia è risultata minore di quella del farmaco utilizzato normalmente dai pazienti, il levodopa, ma nel gruppo che aveva assunto prima il placebo più costoso i benefici si avvicinavano notevolmente a quelli del medicinale vero.”