Gestazione sempre più difficile per la legge di conversione del decreto liberalizzazioni. Che per i medici continua a promettere bene sul comma relativo alla prescrizione dei generici, ma propina anche sorprese dell’ultima ora come le dosi unitarie. Schegge di suspence prima di un finale che continua a farsi attendere: la commissione Industria del Senato avrebbe dovuto licenziare il testo con destinazione aula entro ieri, poi il rinvio a stamattina e ora, nel momento in cui scriviamo, la notizia che il gruppo di lavoro ha già fissato in via cautelativa ulteriori riunioni per domani e dopodomani, quasi a mettere le mani avanti.
Intanto prosegue in Commissione il carosello di proposte ed emendamenti che da giorni ingarbuglia la matassa del decreto. Sui generici, comma 9 dell’articolo 11, non dovrebbero arrivare sorprese per i medici. Novità inaspettata, invece, è la proposta spuntata sabato dal cilindro di Fli e Terzo Polo, che chiederebbero l’istituzione delle cosiddette dosi unitarie: in sostanza, per terapie che richiedono posologie inferiori a quelle reperibili nelle confezioni, il farmacista dispenserebbe unità "sciolte" come già accade nei paesi anglosassoni. A quanto pare, i due partiti di centro sarebbero pronti a fare di tale richiesta una battaglia politica, anche se avrebbero già dichiarato la disponibilità a trattare il punto in un altro contenitore legislativo.
Sulle farmacie, altro punto "caldo" dell’articolo 11, starebbe invece prevalendo l’idea di alzare il rapporto esercizi abitanti dai 3.000 del decreto ai 3.300. Ma anche qui c’è da attendere l’ultima parola del governo.
28 febbraio 2012 – DoctorNews
Liberalizzazioni: farmacie, quorum verso 3.300 e torna il limite d’età per i titolari
Il titolare che ha raggiunto l’età pensionabile dovrà farsi da parte e nominare un direttore di farmacia. È la novità che rimbalza dalla commissione Industria del Senato (nella foto Palazzo Madama), da ieri pomeriggio in seduta-fiume per chiudere definitivamente la partita sull’articolo 11 del decreto liberalizzazioni. Una partita che avrebbe dovuto concludersi ieri e invece rischia di prolungarsi fino a domani se non oltre: sedute di lavoro sono state fissate in via cautelativa fino a giovedì, giorno in cui il testo di conversione dovrebbe già essere in aula.
Se i rinvii si susseguono, il quadro d’insieme comincia comunque a delinearsi pur in un’incertezza di fondo che terminerà soltanto al fischio finale. Sul quorum per esempio, guadagna quotazioni l’ipotesi 3.300 con resti al 50% per la seconda sede (senza più distinzioni tra comuni con meno o più di 9mila abitanti): non sono del tutto escluse convergenze su valori intermedi ma l’obiettivo dei 3.500 abitanti per farmacia diventa con le ore sempre meno realistico. Perde quotazioni anche l’apertura di veterinari e galenici (senza prescrizione) alle p