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Lettera di un medico di Bari agli ISF. Cari amici, vi aspetto da lunedì 8 giugno

Care colleghe e colleghi,  carissime amiche e amici.

Stiamo tutti quanti attraversando un lungo periodo estremamente difficile, fatto di lutti, di preoccupazioni per la salute propria e dei propri cari, di grandissimi danni economici,  di enormi tensioni emotive, di problematiche di carattere psicologico e relazionale. 

In aggiunta a ciò,  per la vostra categoria si sono venute a creare grandi difficoltà di carattere lavorativo, viste le limitazioni al libero accesso negli ambulatori.

Queste limitazioni vi hanno creato una condizione di grande imbarazzo,  ponendovi spesso tra l’incudine delle sollecitazioni aziendali a farci informazione per altre vie di comunicazione,  ed il martello, rappresentato dalla vostra giusta ritrosia a contattarci in un tale momento di stress ed emergenza.

La vostra risposta a queste sollecitazioni è stata quanto mai varia.

Qualcuno (per fortuna pochissimi) ha invitato filmati di informazione scientifica, forse poco opportuni nel periodo  di emergenza …

Alcuni di voi hanno inviato gradite mail di aggiornamento scientifico sulla pandemia e su altre problematiche mediche (perché non esiste solo il coronavirus) …

Alcuni hanno proposto fad su varie tematiche, consentendo,  sia pure nel limitato tempo a disposizione, un arricchimento professionale …

Altri si sono limitati ad un semplice, ma graditissimo messaggio di solidarietà ….

Altri, più amici, una o più telefonate, testimonianza di vicinanza e affetto …

Ora che il lockdown è terminato ed è iniziato un nuovo periodo di convivenza forzata con  il coronavirus,  tutti insieme dobbiamo ripartire e soprattutto ripensare non solo nuove modalità di informazione scientifica, ma anche nuove regole comportamentali.

Chi mi conosce bene, e tra voi ce ne sono molti, sa perfettamente l’alto livello di considerazione che ho per la vostra professione e il vostro ruolo.

Ritengo che voi siate uno dei più importanti strumenti di aggiornamento scientifico di cui un medico possa avvalersi, addirittura insostituibile. Sapete anche che, per me, il contatto professionale diretto tra ISF e medico, è alla base di un proficuo scambio di opinioni di carattere scientifico, oltre che di relazioni umane che, con alcune e alcuni di voi, sono sfociate in gratificanti amicizie personali.

E inoltre conoscete tutti la mia personale ritrosia alla informazione scientifica effettuata mediante contatto telefonico, fredda ed impersonale, e da me sempre mal digerita, data la insostituibilità della relazione interpersonale empatica e diretta.

E adesso che arrivato il momento di ripartire, desidero dirvi che il mio ambulatorio è sempre aperto per voi, e che continuerò ad accogliervi come ho sempre fatto prima di questa devastante epidemia. 

E proprio per questo ho provato a rendere lo studio un luogo più sicuro per tutti voi e noi;  dobbiamo solo accettare alcune regole di comportamento e collaborare insieme.

  •  – Ho sistemato delle barriere trasparenti di sicurezza sulla scrivania e al desk di segreteria…. vederci attraverso una barriera non è il massimo,  ma è sempre meglio che non vederci affatto …
  • – Ho predisposto un sistema di prenotazione dei vostri accessi, per pianificare le vostre visite senza correre il rischio di favorire assembramenti e limitando il vostro contatto con l’utenza dello studio …
  • – Le prenotazioni verranno richieste e confermate mediante contatto telefonico con la segreteria …
  • – La riapertura del mio studio per le vostre visite sarà effettuata a partire da lunedì 8 giugno 2020

Da parte vostra sarà necessaria l’accettazione di queste limitazioni e il rispetto di alcune semplici regole di comportamento:

  • – evitare l’accesso in studio in caso di sintomi, anche lievi,  potenzialmente evocativi di infezione da Sars-covid;
  • – recarsi in studio indossando correttamente mascherine protettive del tipo senza filtri;
  • – entrare in studio indossando guanti monouso e sanificare le mani con il gel igienizzante posto all’ingresso dell’ambulatorio;
  • – evitare di sostare in aree comuni (sale d’attesa) se non per il tempo strettamente necessario;
  • – effettuare interviste con tempistiche brevi;
  • – evitare di lasciare saggi e depliants se non espressamente richiesti;
  • – ridurre il numero e la frequenza degli accessi programmati per poter limitare il numero complessivo di interviste da svolgere nella settimana;

Non sono comportamenti molto differenti da quelli che ognuno di noi ha adottato e continuerà ad adottare per qualsiasi attività sociale, dalla spesa al supermercato all’acquisto di un giornale, ma sono regole fondamentali per favorire il distanziamento sociale e la limitazione della diffusione di un nemico invisibile e subdolo.

Credo che se ci si impegna tutti nell’osservanza di queste regole, lo studio potrà essere per tutti un luogo sicuro.

Vi aspetto pertanto a partire dal lunedì 8 giugno, più motivati di prima e fiducioso che in un futuro quanto mai prossimo si potranno eliminare mascherine, barriere e distanziamento e che si potrà riprendere a stringersi le mani e a prendere un caffè insieme.

Osservando queste piccole, ma semplici regole avremo inoltre dato il nostro piccolo, ma significativo contributo a realizzare quanto prima questo tanto desiderato futuro, e potremo raccogliere presto il frutto dei sacrifici odierni.

Grazie infinite per la vostra comprensione e disponibilità.

N. G. (firmata per esteso nell’originale)

N.d.R.: Un atteggiamento in linea con i protocolli di sicurezza e nel rispetto di noi informatori.

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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