Spett.le Farmindustria,
stiamo assistendo ad una caccia all’ISF, bersagliato da istituzioni legittimate.
Mi chiedo se non sia compito morale e contrattuale difendere i propri dipendenti da aggressioni del “potere” comunque e chiunque lo esprima. Senza fine e – spero – senza fini.
Mi chiedo, ancora, se non ci sia l’obbligo sostanziale ed in tutte le sedi, nessuna esclusa, a schierarsi con i propri dipendenti, scelti, nel tempo, uno ad uno senza tracce delinquenziali nei loro profili e nel loro DNA.
Non ci sono motivazioni perché l’ISF sia ritenuto responsabile di degrado morale e professionale, che investirebbe direttamente le aziende di provenienza.
Da parte nostra non possiamo che rispedire al mittente per indegnità.
Distinti saluti.
Fabio Carinci
Informatore Scientifico del Farmaco
Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica