So che può sembrare una cosa scontata, ma che purtroppo nella realtà scontata non è, le armi vincenti nel mondo del lavoro sono l’unità, la condivisione delle problematiche, la solidarietà….
Questo vale per tutti, il detto l’unione fa la forza é una verità incontrovertibile…
Purtroppo questo, per svariate ragioni, spesso non accade e prevalgono l’egoismo personale, il menefreghismo, la scarsa attenzione per le problematiche soprattutto queste non ci riguardino o interessino da vicino.
La categoria degli ISF è ancora oggi una categoria disunita
Ci sono sicuramente alcune attenuanti ,facilmente catalogabili, e riassumibili con la tipologia del lavoro, dove prevale per vari motivi il personalismo , con la concezione, artatamente instillata nella nostra mente di considerare gli ISF delle altre aziende come concorrenti e non come colleghi, con la meritocrazia , basata sull’erogazione di premi, spesso iniqui e ingiustificati, basati sulla logica aziendale del dividi et impera…
Ma tutto ciò non giustifica un comportamento che è generalmente diffuso, soprattutto in considerazione dei tagli occupazionali che la categoria ha patito negli ultimi anni e del continuo stravolgimento subito dal nostro profilo professionale con un indirizzo sempre più marcatamente commerciale, in barba alle leggi esistenti che disciplinano la nostra attività di tipo scientifico..
Il consiglio che mi sento di dare a tutti é quello di riflettere maggiormente sui concetti di condivisione, solidarietà e unità che non devono essere considerati solo delle chimere ma degli obiettivi perseguibili per la costituzione di una vera CATEGORIA di lavoratori, e agli amici delegati di promuovere, presso i colleghi, questa cultura dell’appartenenza nell’ambito del proprio ruolo sindacale.
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Inoltre sarebbe opportuno riprendere il progetto del coordinamento delle RSU , prematuramente abortito, soprattutto visto il momento storico in cui ci troviamo, attraverso un disegno sinergico con i sindacati nazionali di categoria, agevolati anche dal fatto che grazie all’attività di sindacalisti come Sergio Cardinali, si stanno sviluppando le condizioni per una maggiore attenzione da parte del sindacato stesso verso le nostre problematiche relative all’occupazione, alle tipologie di contrattazione e alla nostra mansione.
Sarebbe opportuno che i colleghi delegati di sigle diverse dalla CGIL spingessero i propri referenti nazionali ad un maggior confronto su queste tematiche , secondo il modello intrapreso da Sergio, per recuperare anche a livello sindacale quello spirito unitario che aveva in passato contraddistinto il settore….
M. Ferrarini – 13 maggio 2017