Dopo una lunga assenza dal web mi ritrovo oggi a scrivere alcune riflessioni su un argomento che è stato in parte già esplorato dal collega Alderisi nel suo articolo dal titolo “Occhio alle false mobilità, ai sindacati compiacenti ed alle RSU impreparate” pubblicato nella rete. In particolare diversi colleghi di una nota multinazionale con sede a Milano mi hanno informato di una strana metodica di gestione dei rapporti tra RSU, Azienda e sindacalisti territoriali. Ciò mi ha indotto a fare un parallelismo con l’identica metodica applicata nella gestione RSU+Azienda +sindacalisti territoriali nella ex Marvecs .
Vado al dunque. Questa nota multinazionale, da un po’ di tempo a questa parte, usa trattare ogni argomento sindacale (anche il più banale, quale ad esempio la programmazione delle ferie) direttamente con i sindacalisti territoriali di Milano, anziché con la RSU. Per fare ciò, e badando a salvare le apparenze, fa convocare le riunioni direttamente dall’associazione industriali di Milano (Assolombarda) che invita a partecipare solo i sindacalisti. Questa metodica però esclude dal confronto l’unico soggetto titolare legittimato a discutere con l’azienda ovvero la RSU. Di fatto viene scippata ai lavoratori la legittimità della rappresentanza votata, facendo assurgere a ruolo di titolari quelli che dovrebbero essere dei sostituti di cui i lavoratori stessi hanno grande diffidenza ,considerando gli sfracelli che stanno combinando nel nostro settore. Inoltre sembrerebbe, stando a quanto riferito dai colleghi di zona, che la RSU in questa multinazionale non goda di grande credito tra i lavoratori. Per opportuna conoscenza debbo specificare che di prassi la convocazione degli incontri sindacali presso la sede dell’associazione industriali viene utilizzata solo in casi eccezionali, ad esempio quando si chiede CIGS, mobilità, cessioni di ramo oppure quando non si riesce a trovare soluzioni nelle vertenze tra azienda e RSU.
Ho avuto la possibilità di prendere visione del documento di convocazione (che sottopongo anche alla vostra visione – N.d.R.: cliccare sul link sottostante) dove è chiaro, che alcuni punti all’ordine del giorno sono argomenti più di pertinenza di una RSU piuttosto che dei sindacalisti territoriali (mi sembrano per lo più argomenti di trattativa di II° livello che generalmente in tutte le aziende sono demandati alle RSU, come ad esempio il Premio di partecipazione, le chiusure aziendali per l’anno in corso, etc.). E allora perché in questa multinazionale vengono trattati dai sindacalisti territoriali?
Un punto poi, tra quelli che verranno trattati e presente nell’O.d.g. della convocazione, mi ha colpito ancora di più: quello relativo alla Sicurezza. Strano che su tale argomento qualcuno abbia deciso di trattare con il sindacato territoriale. Per quanto ne so, mi pare che la sicurezza si debba applicare per legge ed è una materia di cui si dovrebbe parlare con i Rappresentanti della Sicurezza. Tutto quanto sopra mi fa scaturire due quesiti:
– la RSU è completamente in balia di azienda+sindacalisti territoriali di Milano, oppure &egra