In udienza Purdue Pharma ha ammesso di aver ostacolato l’agenzia federale antidroga nel contrastare la diffusione della dipendenza da oppioidi, di non aver impedito che i suoi farmaci venissero dirottati verso il mercato nero e di aver fornito informazioni fuorvianti alle agenzie di controllo. Ha inoltre ammesso di avere indotto i medici alla prescrizione di antidolorifici e di aver inviato loro informazioni su pazienti a cui poterli prescrivere.
Le ammissioni formali di colpevolezza da parte dell’azienda — che un anno fa ha dichiarato bancarotta — rientrano nell’accordo raggiunto il mese scorso con il Dipartimento di Giustizia il quale prevede anche una sanzione di 8 miliardi di dollari e 225 milioni da corrispondere direttamente al governo federale. I membri della famiglia proprietaria — che in base all’accordo non riceveranno accuse penali — subiranno confische per 2 miliardi di dollari.
Fonte Post 24 novembre 2020
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