Lavoro “Smart” per ISF. un’indagine di Medi Pragma

Il 23 marzo scorso la rivista “medico e Paziente” ha pubblicato un articolo di Silvia Pogliaghi dal titolo “COVID-19, l’impatto sull’informazione medico-scientifica multicanale“, ovviamente sbagliando la terminologia indicata dalle legge.

Ne riportiamo i punti salienti:

Il mondo dell’informazione medico-scientifica sta cambiando assai velocemente in conseguenza del COVID-19, dove l’accesso e la condivisione delle informazioni, anche attraverso chat e social, in tempi di emergenza, trova medici sempre più connessi a dispositivi tecnologici. Cambia anche in termini di modelli di lavoro.

Il COVID-19 prospetta nuovi scenari negli ambulatori dei medici di medicina generale, lo riferisce un survey multichannel monitoring realizzato da Medipragma srl dal 2 al 5 marzo 2020 e presentato il 13 marzo in un Web Seminar moderato da Lucio Corsaro, General Manager di Medipragma.

Nell’indagine è stato chiesto a 129 medici di medicina generale di dare una valutazione di quanto fossero soddisfatte le loro esigenze in termini di accesso e condivisione di informazioni accurate e pertinenti sull’epidemia che, a quella data, non era ancora stata definita pandemia.

L’indagine di Medipragma

I dati dati del survey svolto da novembre 2019 a marzo 2020 riportano che il 15% dei MMG si ritiene totalmente non soddisfatto, il 21% non soddisfatto, il 40% mediamente soddisfatto, il 16 % soddisfatto e l’8% pienamente soddisfatto. Anche la percentuale di carico di lavoro risulta variata dall’indagine continuativa rivolta a 200 medici di medicina generale e 100 pediatri di libera professione, sempre riportata nel corso del web seminar.

La visita ambulatoriale passa da un 50% di novembre 2019 sul totale del carico di lavoro al 25% dei primi di marzo; aumentano i consulti telefonici che passano dal 5% di novembre 2019 al 40% dei primi di marzo 2020; diminuiscono dal 10 al 5 % le attività di aggiornamento; diminuiscono le visite a domicilio, passando dal 15 al 10%; invece le attività burocratiche non variano, rimangono al 20% del carico di lavoro, sia nella rilevazione di novembre 2019 sia in quella dei primi di marzo ’20 . Inoltre, dal survey di Medipragma Srl è emerso che i Medici ritengono i canali digitali molto utili, soprattutto nell’uso dei social network, nelle video-conference e nell’informazione medico-scientifica telefonica.

(… omissis...)

Anche nel mondo del pharma gli scenari stanno rapidamente cambiando e si mettono in atto delle attività, in risposta a COVID-19. Massimo Grandi, Presidente e Amministratore delegato di Daiichi-Sankyo racconta come l’azienda che dirige si è organizzata.

“L’azienda ha deciso – spiega Grandi – ancora prima del ‘blocco’ in tutta Italia, lo smart-working per i suoi dipendenti, compresi quindi i Customer Facing Roles (Informatori Scientifici, Medical Scientific Liaisons, etc). Ci si è posti da subito, la sfida di tenere attiva la comunicazione con i medici, chiaramente non nell’ottica della tradizionale informazione scientifica sui nostri farmaci, ma soprattutto per essere disponibili su richiesta di informazioni specifiche e legate  al tema COVID-19 19  (es. per la nostra azienda impegnata nell’area Cardiovascolare – fornire informazioni relative alla connessione fra COVID-19 e implicazioni nell’area cardio metabolica come le potenziali interazioni fra i farmaci cardio e quelli impiegati nei pazienti positivi, etc).”

“Inoltre, per garantire continuità alla comunicazione Informatore Scientifico – Medico, abbiamo considerato un mix di strumenti Multichannel, in particolare con un focus su:

Resta importante sottolineare – conclude Grandi – che al di là dello strumento, ci siamo focalizzati su 2 aspetti chiave. Il primo: la formazione, quindi l’erogazione tramite e-learning ai nostri dipendenti sull’utilizzo efficace di questi strumenti a distanza. Il secondo: i contenuti, ovvero la scelta dei contenuti delle comunicazioni, con una priorità assoluta ai contenuti specifici legati al tema del COVID 19 e delle implicazioni nell’area in cui noi operiamo, cardio-metabolico, nel caso della nostra azienda”.

 

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