La diffusione di Internet e degli spazi dedicati alla salute ha moltiplicato le occasioni di mettersi in contatto col medico. Ma con quale spirito? Risponde Daniele Bracchetti, cardiologo dell’ateneo bolognese, collaboratore di "Salute" e di "Medico on Line" sul sito Cup 2000-Bologna.
"All’origine c’è uno dei problemi di fondo della moderna medicina: la scarsa comunicazione col malato e certi limiti del rapporto medico-paziente".
Le domande dei lettori?
"Fanno richieste molto specifiche, hanno già avuto problemi cardiologici e cercano conferme ai loro dubbi".
Cosa emerge dai quesiti?
"Tra i più frequenti, l’ipertensione e la cardiopatia coronaria. Le aritmie sono circa la metà: la maggior frequenza dipende dalla diffusione, ma anche dal disagio causato dai battiti cardiaci irregolari e dalla paura".
Il ruolo del medico?
"Su molte domande gioca l’incertezza del significato clinico dell’evento anche da parte del medico curante".
L’utente del web?
"Giovani che non vanno dal medico che pensano di surrogare con domande generiche, spesso su problemi banali".
Un consiglio?
"Mai dimenticare che la "buona medicina" prevede l’anamnesi – storia clinica e sintomi – e che l’esame obiettivo si fa con la visita del medico".
"All’origine c’è uno dei problemi di fondo della moderna medicina: la scarsa comunicazione col malato e certi limiti del rapporto medico-paziente".
Le domande dei lettori?
"Fanno richieste molto specifiche, hanno già avuto problemi cardiologici e cercano conferme ai loro dubbi".
Cosa emerge dai quesiti?
"Tra i più frequenti, l’ipertensione e la cardiopatia coronaria. Le aritmie sono circa la metà: la maggior frequenza dipende dalla diffusione, ma anche dal disagio causato dai battiti cardiaci irregolari e dalla paura".
Il ruolo del medico?
"Su molte domande gioca l’incertezza del significato clinico dell’evento anche da parte del medico curante".
L’utente del web?
"Giovani che non vanno dal medico che pensano di surrogare con domande generiche, spesso su problemi banali".
Un consiglio?
"Mai dimenticare che la "buona medicina" prevede l’anamnesi – storia clinica e sintomi – e che l’esame obiettivo si fa con la visita del medico".
Di Daniele Diena “Salute di Repubblica”