La spending review lavora a Ferragosto: partono la stretta sugli affitti della Pa e gli sconti sui farmaci
di Andrea Carli – Il Sole 24 Ore – 15 agosto 2012
La spending review "lavora" a Ferragosto. Farmaci, ma anche acquisti promossi dalle pubbliche amministrazioni, attività di restauro promosse dai privati, dismissioni di immobili da parte degli enti previdenziali, perfino l’ippica: sono alcuni dei settori su cui il provvedimento varato dal governo Monti produce effetti già da oggi. Tutte novità che, se paragonate al riordino delle province, alla riduzione dei posti letto negli ospedali o alla salvaguardia di altri 55mila lavoratori "esodati", hanno forse una valenza più contenuta, ma non per questo meritano di passare sotto traccia. Brutte notizie per gli amanti dell’arte e per chi guarda ai cavalli: nel primo caso, da oggi sono sospesi (fino al 31 dicembre 2015) i contributi statali per interventi conservativi volontari sui beni culturali; nel secondo c’è l’addio all’agenzia per lo sviluppo del settore ippico (Assi).
Dalla sanità alla Pa: cosa cambia da oggi Estrapoliamo dal calderone, tanto per capirci, tutte quelle misure che si applicano a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto sulla spending review, quindi da oggi. Lo sconto dovuto al Ssn dai farmacisti diventa del 2,25%; quello sulle spalle delle aziende farmaceutiche (e da queste versato direttamente alle Regioni) passa al 4,1 per cento. Se la sanità è in prima fila, la pubblica amministrazione segue a ruota: da oggi sono infatti nulli i contratti stipulati dalla pubblica amministrazione che violano l’obbligo di approvvigionarsi mediante gli strumenti di acquisto messi a disposizione da Consip. In questi casi, scatta l’illecito disciplinare e la responsabilità amministrativa. Nelle gare, poi, è vietata la discriminazione delle piccole e medie imprese. Sempre da Ferragosto, poi, per i contratti di locazione passiva stipulati dalla Pa che scadono o vengono rinnovati i canoni vanno ridotti del 15% rispetto a quanto corrisposto in precedenza. La pubblica amministrazione viene investita anche sul lato enti previdenziali: per agevolare le dismissioni immobiliari di questi soggetti, infatti, il termine per l’esercizio da parte dei conduttori del diritto di prelazione sull’acquisto di abitazioni non può essere inferiore a 120 giorni a decorrere dalla ricezione dell’invito dell’ente. Tuttavia la norma prevede che i termini non ancora scaduti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del provvedimento sulla spending review siano prorogati, di diritto, di 120 giorni.
Riorganizzazione dei ministeri con Dpcm La spending review esordisce con effetti anche sui ministeri: da oggi e fino al 31 dicembre, i loro regolamenti di riorganizzazione vanno adottati con Dpcm su proposta del ministro competente, di concerto con il ministro per la Pa e di quello dell’Economia. In attesa del riordino delle Province (le Regioni a statuto ordinario hanno tempo fino al 13 ottobre) arriva la conferenza metropolitana: da oggi – così prevede la norma – viene istituita senza oneri ag