Sintesi dell’incontro del 28 settembre scorso dalle Segreterie Regionali Emilia Romagna presso la Regione medesima in merito alla situazione che si è determinata per la gestione degli incontri con i medici e dell’accesso alle strutture sanitarie, da parte degli INFORMATORI SCIENTIFICI DEL FARMACO; sulla base della relativa delibera regionale, delle norme applicative e in particolare della gestione operativa decisa dalle varie aziende sanitarie territoriali.
All’incontro eravamo presenti unitariamente (le segreterie regionali e due colleghi (Femca e Filctem) delegati/Rsu che lavorano in aziende farmaceutiche come informatori scientifici).
In estrema sintesi la Regione ha manifestato:
- la volontà di cercare soluzioni condivise alla questione ammettendo i problemi che si sono determinati nell’applicazione pratica delle norme (l’Emilia Romagna è stata una delle ultime a provvedere alla delibera in questione e, anche per questo motivo, non immaginavano che si sarebbero creati questi problemi perché la delibera attiva un accordo nazionale);
- di avere mandato a tutte le aziende sanitarie territoriali l’indicazione di “moderare” e non irrigidire la questione (… nella consapevolezza che la Regione non è nella possibilità di “imporre” delle regole operative obbligatorie)
- di aver già definito una piattaforma informatica attraverso la quale gli informatori scientifici potranno accreditarsi e concordare gli appuntamenti con i medici (che verrà ulteriormente completata e messa a punto entro pochi giorni);
- di voler meglio capire e chiarire i soggetti interessati alla questione (e quindi anche all’utilizzo della piattaforma) , infatti , oltre agli informatori scientifici (dipendenti delle aziende farmaceutiche e che rientrano in caratteristiche molto precise), possono/devono incontrare i medici e le strutture sanitarie anche coloro che si occupano di presidi medici e/o prodotti sanitari generici;
- che la possibilità di intendere anche l’attività di informazione scientifica come formazione per i medici (riconosciuta con crediti formativi) potrebbe rappresentare un incentivo a far funzionare meglio il meccanismo degli incontri;
- la necessità di prendere atto (tutti) che comunque il sistema precedente non potrà mantenersi tal quale per la necessità di trasparenza e tracciabilità di questa attività.
Come Femca Filctem e Uiltec ER abbiamo:
- ribadito e approfondito le difficoltà concrete che si sono evidenziate negli ultimi mesi per gestire e organizzare gli incontri necessari, in particolare a Parma (rispetto a questa situazione è stato fatto anche un intervento sindacale unitario specifico), a Bologna e, più recentemente, a Reggio Emilia (a dimostrazione che le aziende territoriali, nella loro autonomia, non hanno ancora “invertito la tendenza” . Esempi: questioni logistiche (la riunione collettiva in un luogo decentrato dove i medici faticano ad andare per la variabilità degli impegni da gestire), la mancanza di riscontro ai tentativi di accordo per le visite via mail, il verbale da compilare dopo ogni incontro difficilmente praticabile, l’impossibilità a stabilire orari precisi per la variabilità degli impegni dei medici (meglio una fascia oraria con un numero definito di inform.scient. )… ecc.
- apprezzato e condiviso la volontà della Regione di raccordarsi con le organizzazioni di rappresentanza per migliorare la situazione cercando soluzioni;
- considerato utile il chiarimento che vogliono fare circa i soggetti coinvolti e da coinvolgere (in una logica più ampia rispetto ai soli informatori scientifici del farmaco ma non sovrapponibile; infatti ci sono ruoli e soggetti che “in analogia”‐ “in parallelo” con quanto accade per gli informatori scientifici devono incontrare i medici e le strutture sanitarie, e quindi condividono le problematiche operative di cui si tratta)
- condiviso con la regione che il “mondo cambia” e quindi non si può pensare di mantenere il precedente sistema ma che la nuova impostazione (tracciabile e più precisa) non può creare l’impossibilità a svolgere il lavoro degli informatori sc. e i conseguenti incontri necessari …… che il ruolo degli informatori scientifici e gli incontri svolti in modo efficace e serio garantiscono una migliore qualità della sanità …ecc.
- avanzato alcune ulteriori proposte per provare a intervenire sull’operatività concreta (oltre all’implementazione della piattaforma, il “messaggio” dato alle aziende territoriali, il chiarimento dei soggetti coinvolti, ecc.) : *** la semplificazione del verbale che dovrebbeessere fatto dai medici dopo gli incontri (in modo che si possano velocemente compilare), *** l’utilizzo della mail che la Regione ha creato per la questione degli informatori scientifici anche per segnalare “in tempo reale” sia problemi concreti che si dovessero verificare (in modo che velocemente la Regione ne venga a conoscenza e possa provare ad intervenire) sia soluzioni trovate o proponibili (questo invio di mail di segnalazione può essere fatto liberamente da chiunque si trovi nelle situazioni concrete).
L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a lavorare sui punti di cui sopra e a breve:
la Regione (sempre utilizzando la mail specifica):
- manderà il materiale relativo alla piattaforma informatica e alle relative linee guida che stanno implementando ai partecipanti alla riunione per un risconto, una valutazione,…(dopo aver integrato la loro prima impostazione con i suggerimenti concreti che sono emersi, per esempio
l’utilizzo di fasce orarie ….); - valuterà le eventuali mail di segnalazione (come detto sopra);
- incontrerà le aziende sanitarie territoriali per continuare il confronto e il controllo sulle modalità operative, per risolvere i problemi e tendere ad una modalità omogenea (la difficoltà, comunque, resta quella di non poter intervenire “d’imperio” sull’autonomia delle strutture territoriali).
Quindi direi che per quanto ci riguarda attendiamo quanto sopra per fare le nostre valutazioni su piattaforma e linee guida e registriamo l’andamento della situazione sui territori per dare riscontro anche alla regione di problemi o soluzioni utilizzando
la mail: informazionescientifica@regione.emilia‐romagna.it